Svolta hi-tech per stabilimento Sanofi di Anagni

Sanofi Anagni
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Dopo 50 anni lo stabilimento Sanofi di Anagni, nel Lazio, festeggia e cambia volto. Grazie a investimenti per oltre 37 milioni di euro nell’ultimo triennio, supportati da Mimit e Regione Lazio, lo stabilimento è stato coinvolto in un processo di trasformazione in termini di tecnologie,  processi e upskilling delle competenze interne, all’insegna di una digitalizzazione spinta, con l’utilizzo dell’intelligenza artificiale e dei big data.

Un’evoluzione che permette di guardare al futuro con nuove produzioni di farmaci biotech, vaccini e terapie enzimatiche sostitutive per le malattie rare, frutto naturalmente della ricerca Sanofi.

Se ne è parlato nel corso dell’evento organizzato per la celebrazione dei 50 anni dello stabilimento Sanofi di Anagni (Frosinone). Lo stabilimento di Anagni “è un fiore all’occhiello per Sanofi. Da 50 anni rappresenta un centro di eccellenza per la produzione di farmaci sterili iniettabili, per l’80% destinati all’esportazione in più di 90 Paesi del mondo. Grazie al processo di modernizzazione e digitalizzazione avviato negli ultimi anni – ha detto Marcello Cattani, presidente e Ad Sanofi Italia & Malta – si pone, senza dubbio, tra i poli di avanguardia per la produzione farmaceutica nazionale ed europea. Qui siamo pronti ad avviare una nuova fase, con la produzione di farmaci biotech, vaccini e terapie innovative per le malattie rare”.

È il più giovane dei tre stabilimenti italiani – Sanofi ha anche uno stabilimento a Origgio (VA) e Scoppito (AQ) – e si appresta a svolgere un ruolo sempre più rilevante per il gruppo farmaceutico francese. In occasione dell’incontro è stato inaugurato un reparto di liofilizzazione NFD2, completamente rinnovato in una logica di forte automazione e integrazione digitale, che permetterà al sito di ridurre al massimo il rischio di contaminazione legato alle operazioni. L’evoluzione verso una gestione al 100% digitale punta infatti allo studio, all’analisi e alla sperimentazione di un processo completo di preparazione, riempimento, liofilizzazione e ghieratura automatizzato d intelligente che minimizza l’intervento dell’operatore. E questo per azzerare i rischi di contaminazione.

L’inaugurazione del nuovo reparto nello stabilimento Sanofi

Per essere al passo con le innovazioni e “affrontare le sfide che ci attendono, dobbiamo guardare con favore anche alla sinergia tra tutti gli attori coinvolti nell’ambito farmaceutico. La finalità, infatti, è quella di condividere conoscenze, risorse e competenze – ha detto il ministro della Salute Orazio Schillaci –
per promuovere la scoperta e la disponibilità di nuovi farmaci che consentono di ridurre la mortalità, migliorare la qualità di vita delle persone e consentire significativi risparmi al Servizio Sanitario Nazionale”.

“Siamo pronti a fare la nostra parte – ha detto Alessandro Galassini, direttore dello Stabilimento di Anagniper scrivere il futuro della salute, contribuendo a offrire risposte concrete a patologie complesse e troppo spesso in attesa di terapie adeguate. Il valore aggiunto di questo stabilimento è rappresentato dalle sue persone, e dal loro impegno ed entusiasmo”.

Per Claudio Durigon, sottosegretario di Stato per il lavoro e le politiche sociali, “la sinergia tra territorio e impresa privata è una leva strategica indispensabile per lo sviluppo degli attori coinvolti. Questo appuntamento avvia un nuovo corso per lo stabilimento Sanofi Italia e per Anagni e il suo tessuto produttivo, dimostra che è possibile costruire insieme sinergie capaci di tradursi in innovazione e crescita. Da non dimenticare, poi, l’impatto che l’azienda ha avuto e avrà sulla formazione e sull’implementazione di competenze specifiche, contribuendo a rendere l’Italia un polo all’avanguardia sotto questo punto di vista. È questa la direzione da seguire per accrescere la competitività e la capacità attrattiva del nostro Paese”.

Il Lazio è uno degli hub del pharma in Italia. Il settore farmaceutico e biomedicale, ha sottolineato Roberta Angelilli, vicepresidente Regione Lazio e assessore allo Sviluppo economico, Commercio, Artigianato, Industria, Internazionalizzazione, “è un elemento chiave dell’ecosistema produttivo laziale: nel 2022 con 12,7 miliardi di export, il Lazio si è confermato prima regione nel Paese per valore delle esportazioni di prodotti farmaceutici. Come Regione Lazio intendiamo sostenere queste realtà e facilitarne la permanenza sul territorio, attraverso il sostegno alle politiche di investimento e lo snellimento burocratico. Insieme – ha detto Angelilli – possiamo affrontare le sfide e i processi di trasformazione che il futuro chiede; innovazione, ricerca e competitività saranno sempre i pilastri delle nostre politiche industriali”.

Insomma, dopo i suoi primi 50 anni, Sanofi ad Anagni guarda al futuro forte dell’innovazione che sta già rivoluzionando il pharma, per crescere ancora. D’altronde, come ha detto di recente Cattani, l’Italia è un Paese importante per l’azienda. 

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