Pronto soccorso, la lunga attesa di un letto nel Lazio

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Le attese in sanità sono diventate ormai quasi una regola. E la fragilità dei pronto soccorso emerge regolarmente in estate e nella stagione fredda. Ma l’ultimo dato evidenziato da Cittadinanzattiva Lazio colpisce: l’11 dicembre erano circa 1.000 i pazienti in attesa di posto letto nella Regione. Una situazione che mostra l’urgenza di mettere sotto controllo la filiera del territorio e non solo quella dell’emergenza-urgenza, dicano dall’associazione.

Per la precisione, l’11 dicembre alle ore 14.55 erano “1.069 – dice Elio Rosati, segretario regionale di Cittadinanzattiva Lazio segretario regionale di Cittadinanzattiva Lazio – i pazienti nei pronto soccorso del Lazio in attesa di posto letto/trasferimento. I numeri, che erano sensibilmente calati nei mesi scorsi, con un andamento medio di 450 pazienti/giorno in attesa di posto letto dopo i picchi di oltre 85 pazienti/giorno del gennaio 2023, tornano a sfondare quota 1.000. Chiunque può vedere la situazione nella pagina Pronto soccorso – Salute Lazio”.

“Essere tornati a numeri così importanti deve imporre a tutti azioni decise sulla gestione della presa in carico nel territorio prima di tutto, e nella corretta gestione del “boarding” all’interno delle strutture ospedaliere”, sottolinea Rosati.

Il tasto dolente è sempre lo stesso. “Non si può continuare a scaricare sul pronto soccorso, sui medici e sugli operatori sanitari le inefficienze, le incapacità e le inappropriatezze di un sistema vecchio, statico e incapace di riforme sostanziali”, sottolinea Cittadinanzattiva.

“Siamo arrivati al punto che ormai viene consigliato apertamente di andare nei pronto soccorso per fare analisi, visite che altrimenti avrebbero liste di attesa indicibili. Se non si esce dall’isolamento che è prima di tutto culturale e poi operativo con un confronto anche duro ma schietto tra tutti gli attori – prosegue il responsabile di Cittadinanzattiva Lazio – saranno penalizzati i cittadini per primi e gli operatori sanitari in seconda battuta. Per questo riteniamo urgente che il presidente Rocca, che ha a cuore il tema, convochi un tavolo di lavoro regionale per la gestione delle liste di attesa e dei pronto soccorso, perché far funzionare uno aiuterà anche l’altro tema. E si faccia carico di un’azione definitiva sui percorsi di cura nei territori. Non è più il tempo dell’attesa. Serve agire. E agire rapidamente”. Una chiosa sulla quale molti cittadini saranno d’accordo.

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