Come la blockchain aiuta Babbo Natale nella consegna dei regali

blockchain Natale

“Per Natale vorrei…”. Quante volte, le letterine di grandi e piccini a Babbo Natale, diventano uno strumento per chiedere il regalo desiderato. Poi l’invio, l’attesa fino alla notte in cui arriva la slitta del vecchio che porta gioia in tutto il mondo. Il risveglio con i pacchi multicolori, tanto attesi e desiderati, l’apertura dei doni, la sorpresa, il sorriso che colora il volto. Storie di Natale, si dirà. Ma provate per un attimo ad astrarvi dal clima festivo e a pensare come la blockchain potrebbe essere lo strumento chiave per consentire prima le “ordinazioni”, poi il trasbordo dei doni stessi sulla slitta, pronti per essere calati nei caminetti. Senza errori. Consentendo a Luigino e a Francesca di avere il proprio regalo. Senza sbavature. E senza lasciare l’amaro in bocca ai piccoli in attesa febbrile. 

E allora? Allora, in chiave economica, cerchiamo di trasferire queste realtà fiabesche ma sempre pronte a stimolare fantasia, speranza, gioia in un ambito aziendale. Perché in qualche modo la metafora di Babbo Natale può diventare lo spunto per una narrazione d’impresa.

A provare a ricostruire questa similitudine, in un parallelo tra impresa e festività, è una sorta di “transfer” che ci aiuta a comprendere come la magia di Babbo Natale, capace di portare tutti i regali in ordine, e in tempo, sia poi la realtà di chi opera con la blockchain. La proposta giunge da Fleap (società specializzata nella creazione di soluzioni software innovative basate su tecnologia blockchain nata nel 2019 all’interno del Polihub, l’incubatore d’impresa del Politecnico di Milano).

Gli esperti si sono dilettati a testimoniare, con la metafora natalizia, quando e come la tecnologia possa aiutare in un percorso così delicato e difficile. Oltre gli errori umani. Grazie all’integrazione della blockchain nei processi di un’azienda. Grazie al paragone con il Villaggio di Natale.

Eh già, perché l’errore è dietro l’angolo. Mancanza di una struttura digitale solida che garantisca la tenuta di tutti i comparti del Villaggio di Natale, manipolazione delle informazioni contenute nelle letterine, divergenze di giudizio sulla distinzione tra bambini buoni e bambini cattivi, smarrimento dei regali e difficoltà nel tenere un archivio completo delle letterine degli anni passati. A tutto questo Babbo Natale, con l’aiuto dei fidi elfi e il trasporto delle renne, provvede per il successo della consegna dei regali di Natale ai bambini di tutto il mondo.

Proviamo allora a “raccontare”, in chiave economica, cosa potrebbe accadere. Prima di tutto, il Villaggio di Natale necessita di una struttura solida. Per questo occorre costituire una società smart, ad esempio sfruttando la blockchain, soprattutto se l’azienda mira a raccogliere capitale da investitori esterni, a distribuire azioni della società e a migliorare la gestione della governance.

D’altro canto, per il mercato in trasformazione della produzione di giocattoli, servono investitori. Così una specie di SAP dedicata ha offerto a Babbo Natale una struttura legale separata e una responsabilità limitata per i proprietari in grado di facilitare la conformità con normative specifiche e semplificare i rapporti con gli organi di regolamentazione.

Secondo passaggio chiave: occorre registrare i documenti su blockchain. Proprio il consenso da parte del Ceo Babbo Natale alla registrazione delle letterine su blockchain ha assicurato la ricezione di una documentazione priva di errori umani al Polo Nord.

Questo perché le informazioni inserite su una blockchain sono immutabili: una volta che una letterina viene registrata, non può essere alterata o modificata. Ciò garantisce che la letterina originale rimanga intatta e priva di sviste. E gestire gli indirizzi di più di due miliardi di bambini nel mondo non è facile.

Terzo momento: l’assemblea deve votare. Bisogna mettere ai voti su blockchain la classificazione tra bambini buoni e bambini cattivi, per una trasparenza di giudizio. Gli elfi e Babbo Natale, ciascuno dotato di una propria identità digitale anonima, hanno avuto accesso alla blockchain per esaminare le informazioni sulla loro condotta e partecipare al processo decisionale senza condizionamenti e senza liti. Bisogna tenere in conto che non è semplice neppure valutare se un bambino che non condivide i propri giocattoli con gli altri è bravo o no.

Infine si crea l’archivio. Le informazioni registrate su una blockchain vengono sempre conservate a lungo termine. Questa tecnologia assicura che le letterine siano disponibili per futuri riferimenti o revisioni senza il rischio di smarrimento o errori di archiviazione. In più, consentirebbe anche a genitori e figli nostalgici di recuperare pezzi di storia dei Natali passati.

Insomma. Tra i regali che Babbo Natale porta ci può essere anche un monito per tutti sul valore della blockchain. Perché grazie a questo strumento, diventa più facile per il grande vecchio vestito di rosso e con la barba, capace di farci sognare ha risolto, si migliorano la sicurezza, la trasparenza e la tracciabilità delle attività di tutto il Villaggio evitando consegne sbagliate e smarrimenti.

E magari, per tutti noi, c’è da imparare. Lo ricorda, in questo viaggio tra sogno e realtà, Thomas Iacchetti, Ceo di Fleap. “La stagione natalizia ci sembrava un’occasione divertente per educare all’utilizzo della blockchain: percepita ancora come una tecnologia di difficile accesso e implementazione, in realtà si adatta facilmente alla struttura della gran parte delle piccole, medie e grandi aziende italiane che in questo comunicato abbiamo paragonato al Villaggio di Natale”. Il tutto per semplificare le operazioni e migliorare la gestione della governance, prevenendo problematiche tipicamente legate all’errore umano e assicurandone il raggiungimento degli obiettivi. 

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