Milleproroghe, arriva l’ok a scudo penale e pensione medici a 72 anni

Orazio Schillaci

Arriva la proroga a tutto il 2024 per lo scudo penale per i medici, ma anche la possibilità di restare in servizio fino a 72 anni e il finanziamento del Fondo sui disturbi alimentari insieme all’ulteriore rifinanziamento del bonus psicologo. “Con gli emendamenti approvati al decreto Milleproroghe diamo risposte importanti ai cittadini e al personale sanitario”, rivendica il ministro della Salute, Orazio Schillaci.

Scudo penale, la proroga che fa sorridere i medici

“La proroga a tutto il 2024 dello scudo penale per i medici è un segnale di attenzione significativo rispetto al tema della colpa medica di cui il Governo si è fatto carico da subito e su cui si sta lavorando”, mentre “la possibilità per i medici di restare in servizio fino a 72 anni vuole rappresentare una prima temporanea risposta al problema dell’attuale carenza di personale. Come avevo annunciato, garantiamo le risorse per il Fondo sui disturbi alimentari insieme all’ulteriore rifinanziamento del cosiddetto bonus psicologo, mentre aumentiamo di 400 mila euro per il 2024 il fondo per l’assistenza ai bambini affetti da patologie oncologiche”, sottolinea Schillaci.

Il plauso dei medici

“Lo scudo penale è una prima, importante risposta del Governo e del Parlamento alle istanze dei medici. È un momento di attenzione alla situazione drammatica in cui versa il Servizio sanitario nazionale, una risposta all’emergenza legata alla carenza di medici e a problemi organizzativi e strutturali che non possono e non devono ricadere sui professionisti”, sottolinea il presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei Medici (Fnomceo), Filippo Anelli, dopo l’approvazione in Commissioni riunite Affari Costituzionali e Bilancio della Camera, dell’emendamento al Milleproroghe che estende a tutto il 2024 lo scudo penale per i medici, già previsto durante l’emergenza Covid, legandolo alle condizioni di lavoro, all’entità “delle risorse umane, materiali e finanziarie concretamente disponibili in relazione al numero dei casi da trattare” e al contesto organizzativo.

La questione però è più ampia e complessa. “Il provvedimento, per il quale ringraziamo tutti i Gruppi parlamentari e il Governo, in particolare il ministro Schillaci, ha il merito di restituire serenità ai medici ma affronta solo una parte del problema. Occorre ora una legge organica, che è quella sulla quale sta lavorando la Commissione istituita dal ministro della Giustizia Carlo Nordio e presieduta da Adelchi d’Ippolito, sulla responsabilità professionale dei medici”.

Per Anelli è “importante scoraggiare le cause “temerarie”, quelle che, nel penale, partono con una denuncia immotivata al medico e finiscono, infatti, nel 90% dei casi in un’assoluzione. Ma è fondamentale nahce ridurre il rischio clinico” diffondendo le “Buone pratiche clinico assistenziali, monitorando gli Eventi sentinella, e imparando dai “Quasi errori”, gli eventi che avrebbero potuto determinare conseguenze avverse che invece non sono avvenute”.

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