Distribuzione dei farmaci: rivoluzione in vista, cosa cambia per i cittadini

Farmaci
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Una rivoluzione in vista nella distribuzione dei farmaci in Italia. La norma della manovra 2024 che rivede la distribuzione diretta per far uscire i farmaci dalle farmacie ospedaliere, poco accessibili agli assistiti, e portarli nelle farmacie del territorio “è un provvedimento che riavvicina il cittadino ad un bene essenziale per le sue cure e che demolisce un assetto distributivo da tempo superato”. A sintetizzare così quella che appare come una notevole semplificazione è il sottosegretario alla Salute, Marcello Gemmato, intervenendo al ministero della Salute ad un evento dedicato a questo tema.

La norma della Legge di Bilancio prevede che, entro il 30 marzo 2024, l’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) aggiorni il prontuario della continuità assistenziale ospedale-territorio individuando la lista di farmaci che possono passare nelle farmacie. Una procedura di aggiornamento che si ripeterà poi con cadenza annuale. La novità, salutata dal settore come una piccola rivoluzione, punta a “favorire la distribuzione capillare del farmaco a favore della collettività e incrementare i livelli di assistenza di prossimità, assicurando su tutto il territorio nazionale un’assistenza farmaceutica omogenea”, ha proseguito Gemmato.

In attesa di Aifa, le farmacie italiane sono pronte. “Ogni giorno – ha detto Marco Cossolo, presidente Federfarma – accogliamo i malati, soprattutto cronici e spesso anziani, che condividono con noi farmacisti i loro disagi legati alla difficoltà di accedere ai farmaci di cui hanno bisogno, perché dispensati solo dalle strutture pubbliche, a volte lontane e con orari di apertura limitati. Il sottosegretario Gemmato ha avuto il merito di cogliere il nocciolo del problema promuovendo l’indagine conoscitiva che ha raccolto il punto di vista degli attori della filiera al fine di individuare soluzioni condivise. Oggi accogliamo dunque con favore – ha commentato Cossolo – l’annuncio dell’imminente revisione, da parte dell’Aifa, del prontuario PHT”.

Cosa cambia

Facciamo un passo indietro. Oggi i farmaci a carico del Ssn possono essere distribuiti con tre modalità: acquistati e distribuiti direttamente dalle farmacie ospedaliere o da altre strutture sanitarie pubbliche (Distribuzione Diretta); acquistati dalle Aziende sanitarie e distribuiti attraverso le farmacie di comunità di farmaci (Distribuzione Per Conto); acquistati e distribuiti dalle farmacie di comunità (Distribuzione Convenzionata).

Ebbene, la Legge di Bilancio interviene sulle modalità di distribuzione permettendo di trasferire una serie di farmaci dalla “Distribuzione Diretta” e dalla “Distribuzione Per Conto” alla “Distribuzione Convenzionata”. In pratica con le nuove regole, nel caso di farmaci trasferiti dalla “Distribuzione Diretta”, i cittadini non dovranno più recarsi presso la farmacia ospedaliera per ritirare i loro medicinali, ma potranno farlo nella farmacia più vicina, senza spostamenti complicati e con il controllo del proprio medico di famiglia.

Ancora, nel caso dei farmaci trasferiti dalla “Distribuzione Per Conto” alla “Distribuzione Convenzionata”, i cittadini non dovranno più attendere che il medicinale acquistato dalla Asl venga ordinato e arrivi nella farmacia, dove dovrà recarsi più volte (con tempi di attesa anche di 3 giorni), ma potranno riceverlo immediatamente poiché già presente nella farmacia di riferimento.

“Queste disposizioni – ha detto il ministro della Salute, Orazio Schillaci – permettono in un certo senso di misurare la capacità di innovazione del nostro sistema sanitario e di dare risposte in tempi brevi ai bisogni di salute dei cittadini, specie dove non sono richiesti interventi sistemici. Con la revisione del processo di distribuzione del farmaco prevista nella Legge di Bilancio viene introdotta la possibilità per le farmacie convenzionate di dispensare farmaci, finora reperibili solo nelle strutture ospedaliere. Portiamo avanti un cambiamento avviato nel 2022 da un’indagine conoscitiva parlamentare promossa dal Sottosegretario Marcello Gemmato”, ha ricordato Schillaci.

Con questa misura “abbiamo voluto dare ascolto e andare incontro alle necessità dei nostri cittadini, soprattutto degli over 65, dei disabili, dei malati oncologici che costituiscono i maggiori fruitori della distribuzione diretta e che chiedono un sistema sanitario sempre più di prossimità”, ha aggiunto.

A che punto siamo

Quanto manca, allora, perchè questa piccola rivoluzione abbia inizio? “L’Aifa – ha precisato Gemmato – sta individuando la selezione di farmaci destinati al trasferimento dalla distribuzione diretta o per conto a quella convenzionata. Entro la fine di marzo stilerà la lista, come previsto dalla Legge di Bilancio 2024, che sarà poi aggiornata a cadenza annuale”.

“E’ un cambiamento epocale nel senso più letterale del termine, perché – ha chiosato Gemmato – mette in discussione una disposizione normativa che risale a oltre venti anni fa, contenuta nella Legge 405/2001, che ritengo ormai anacronistica. Le farmacie ospedaliere sono spesso distanti dai luoghi di residenza dei cittadini e con orari di apertura troppo ristretti: è invece imperativo dover rispondere oggi al principio di prossimità della cura e dell’assistenza, che dobbiamo a ogni cittadina e cittadino del nostro Paese”.

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