Si prospetta un 2024 “brillante” per il Gruppo Chiesi, una ‘big’ delle Fab13, le imprese della farmaceutica a capitale italiano campionesse di fatturato. E questo anche grazie ai risultati portati a casa nel 2023: le vendite hanno superato quota 3 miliardi di euro, con un +10% rispetto al 2022, trainate dalla crescita della business unit malattie rare. La redditività si è mantenuta intorno al 30% per il quarto anno consecutivo, consentendo all’Azienda di perseguire una strategia di espansione.
Così per l’anno in corso il gruppo, con base a Parma (Italia) e 31 filiali commerciali nel mondo, punta con una certa serenità a una crescita “solida, a singola cifra medio-alta”. E, grazie alla notevole generazione di cassa, non stupisce troppo che Chiesi si stia guardando intorno: l’azienda intende infatti crescere ancora “attraverso acquisizioni strategiche e nuovi investimenti in ricerca e sviluppo”. In particolare “nelle aree di business Air, Rare e Care, rafforzando al contempo la sua pipeline”, fanno sapere dal Gruppo.
Inoltre Chiesi inaugurerà le attività del suo nuovo Biotech Center of Excellence a Parma, destinato allo sviluppo e produzione di farmaci biologici. Una struttura da 85 mln di euro, dove lavoreranno 105 persone, come è stato annunciato al momento dell’apertura del cantiere.
I dati 2023
Torniamo al bilancio dell’anno passato: a livello di territori gli Stati Uniti sono cresciuti del 25%, l’Europa del 7%, Cina & International del 22%. Gli investimenti in R&S del Gruppo hanno invece sfiorato il 24% delle vendite complessive, alimentando la pipeline interna e rendendo possibili nuove collaborazioni esterne.
Nel periodo in esame l’Azienda “ha affrontato una trasformazione importante – commenta Giuseppe Accogli, Ceo del Gruppo Chiesi – adottando un nuovo modello operativo e adattandosi alle dinamiche del mercato, attraverso la creazione di aree di business e aree geografiche. Questa struttura organizzativa mira a migliorare l’efficienza e l’efficacia del lavoro del Gruppo Chiesi su scala globale”. Un impegno che “si riflette anche nel numero crescente di top manager con una solida expertise internazionale e multiculturale e nella nostra capacità di attrarre talenti per promuovere prosperità e sviluppo nel lungo termine”, aggiunge Accogli.
Nella Giornata della Terra, attenzione anche all’ambiente: il Gruppo conferma il suo impegno a raggiungere il traguardo Net-Zero (Zero Emissioni Nette di gas a effetto serra) entro il 2035.
