Covid, Speranza: Settimane cruciali

Covid Speranza
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Tempo d’estate, tra bollettino quotidiano dei casi di Covid-19, indice di positività riaperture ed effetto delle varianti. Ma a che punto siamo? Il ministro della Salute Roberto Speranza le ha definite “settimane molto delicate e cruciali”. Sono le settimane che stiamo vivendo nella lotta contro Covid-19, come ha detto in un videomessaggio a margine dell’evento “Battere il cancro è possibile”, organizzato da Fortune Italia oggi a Roma.

“Abbiamo constatato come con la campagna di vaccinazione c’è stata una riduzione fortissima sia nel numero dei contagiati, sia dell’occupazione dei letti delle terapie intensive. L’Italia ha superato le 54 milioni di dosi somministrate, abbiamo un ritmo di inoculazioni che continua a essere molto elevato, con oltre 500.000 dosi al giorno. Nell’arco di poche settimane siamo passati da 3.800 persone in terapia intensiva a poco meno di 200, oltre il 90% in meno. Abbiamo sfiorato le 30.000 persone ricoverate e ora siamo sotto le 1.500, meno 95%. Sono numeri importanti che testimoniano quanto la campagna di vaccinazione sia stata davvero essenziale”, ha dichiarato il ministro.

Che ha anche ricordato come si debba “insistere in questa direzione, perché la campagna di vaccinazione è il vero strumento per provare a metterci alle spalle questa stagione così difficile”. Consapevoli che la pandemia non è ancora chiusa. “Lo testimoniano i numeri di altri Paesi europei e del mondo che vedono i contagi risalire nonostante l’alto tasso di vaccinazione”, ha aggiunto.

Quindi massima attenzione, cautela e prudenza. Speranza ha poi lanciato un ulteriore messaggio di ottimismo, ribadendo la necessità di guardare oltre la situazione contingente. “In questa fase è essenziale mettere la testa anche a tutto il resto, che è il cuore dell’attività del nostro Sistema sanitario nazionale (Ssn). Tra queste attività, una delle più importanti è la battaglia contro il cancro, una battaglia decisiva su cui dobbiamo veicolare ogni risorsa possibile. Una battaglia che ha a che fare con l’assistenza, con i percorsi clinici, ma anche con la necessità di investire sulla ricerca che ogni anno fa passi avanti straordinari”.

Tumori che apparivano invincibili fino a poco tempo fa, oggi sembrano non esserlo più grazie all’innovazione e ai nuovi farmaci. “Ora il Ssn deve recuperare il tempo perduto e i problemi accumulati, tra cui screening e visite non eseguite” a causa dei mesi utilizzati nella lotta al Covid. “Ciò va fatto insieme alle Regioni, affinché si ripristini la piena funzionalità del Ssn su tutte le patologie non Covid”.

Un ultima nota il titolare del ministero di Lungotevere Ripa l’ha riservata al tema delle risorse economiche destinate alla salute: “Ora più che mai è tempo di trasformare la crisi in opportunità. Ci sono risorse che prima non c’erano. Di solito si metteva un miliardo all’anno. Poi nel 2019, poco dopo che divenni ministro, portammo la cifra a due miliardi e sembrava un passo avanti straordinario. Covid ci ha costretto a mettere ancor più risorse” in modo imprevisto, quanto fortuito.

“Ora abbiamo una straordinaria opportunità: 20 miliardi del Pnrr che possono davvero consentirci di disegnare la sanità del futuro. Dobbiamo costruire un grande ‘Patto Paese’ con tutti gli interlocutori, per provare a fare il salto di qualità di cui tutti abbiamo bisogno”.

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