Via libera alla nuova terapia Car-T contro i tumori

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I pazienti oncologici, da oggi, hanno un’arma in più per combattere il cancro. Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della delibera Aifa, una seconda terapia Car-T diventa rimborsabile. Si tratta, spiega l’azienda Gilead che l’ha messa a punto, di Axicabtagene ciloleucel come trattamento di pazienti adulti con linfoma diffuso a grandi cellule B e con linfoma primitivo del mediastino a grandi cellule B. Lo scorso agosto l’Agenzia del farmaco aveva dato il via libera invece a Kymriah, un’altra terapia Car-T.

“Si tratta di una strategia immunoterapica di ultimissima generazione: un farmaco vivente rappresentato dalle cellule stesse del paziente geneticamente modificate in laboratorio in modo da renderle capaci di riconoscere ed eliminare le cellule tumorali” spiega Paolo Corradini, presidente della Società italiana di ematologia. “Ciò che è davvero rivoluzionario nel caso delle Car-T cell – aggiunge – è che contrariamente a tanti nuovi farmaci, sono terapie che hanno l’intento di guarire. Esistono pazienti che non avevano alternative terapeutiche e che sono in remissione completa dopo 5 anni”.

La terapia appena ammessa alla rimborsabilità potrà essere usata su tumori recidivanti o refrattari dopo due o più linee di terapia sistemica. La rimborsabilità in Italia segue l’approvazione europea avvenuta il 28 agosto 2018. La Chimeric antigen receptor T-cell o terapia Car-T è considerata l’ultima frontiera della lotta ai tumori, e consiste nell’utilizzare le cellule del sistema immunitario del paziente ingegnerizzate e reinfuse.

Al momento sono 190 gli studi clinici in corso nel mondo con terapie cellulari Car-T, di cui una dozzina in Europa. La maggior parte è riferita alla cura di linfomi o delle leucemie, ma circa 60 sono indirizzati al trattamento dei tumori solidi. “È l’inizio di un percorso rivoluzionario per l’oncologia”, afferma Valentino Confalone, Vice presidente e general manager di Gilead Sciences Italia, sottolineando che questa importante innovazione “rappresenta un’ulteriore speranza per pazienti e caregivers che combattono con queste forme aggressive di neoplasie ematologiche finora prive di opzioni terapeutiche”.

Recentemente il ministro della Salute Roberto Speranza ha annunciato un finanziamento di 60 mln di euro per far nascere in Italia sei ‘fabbriche’ italiane di cellule Car-T.

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