Vale per il Covid-19 e per tutto il resto: l’approccio alla sanità di Daniela Delledonne, Ad di Becton Dickinson Italia e vicepresidente di Confindustria Dispositivi Medici. La versione completa di questo articolo, a firma di Attilia Burke, è disponibile sul numero di Fortune Italia di maggio.
Sì a linee di credito dall’Ue, a condizioni accettabili, per risanare il Ssn, sì a nuovo modello Stato-Regioni che permetta di capire “chi fa cosa e chi decide cosa”, e a una politica industriale per la White Economy. No a misure “vessatorie” come il payback. Daniela Delledonne, Ad di Becton Dickinson e vicepresidente di Confindustria Dispositivi Medici, ha le idee ben chiare su quale sia il sentiero da intraprendere per ‘potenziare’ non solo il Servizio sanitario nazionale, ma l’intero comparto della sanità. E ha altrettanto chiare quali siano le misure del Governo che, in questo momento di emergenza, stanno funzionando, così come le dinamiche – legate a un mancato coordinamento tra Stato e Regioni – che in Italia hanno portato ad enormi carenze di dispositivi medici all’inizio della pandemia. Le idee sono chiare, e sono tante. È così Delledonne. Entusiasta e appassionata, non smette di ripetere: “Mi piace lavorare in questo mondo perché c’è una mission che è migliorare la salute delle persone. Io ci credo, per me è importante. Lo sono i nostri valori. E questa è una cosa che mi ha sempre supportata nella mia carriera”.
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