Buone notizie per i vaccinati, via via che procede la campagna di immunizzazione contro Covid-19. Già solo con una dose di vaccino AstraZeneca o di Pfizer-BioNTech, infatti, si riduce del 65% il rischio di infezione. E i benefici sono gli stessi sia nelle persone anziane che in quelle più giovani.
L’analisi arriva dal Regno Unito, nel giorno in cui in Italia salgono a 16.684.215 le somministrazioni di vaccini, con quasi 5 milioni (4.911.141) di connazionali che hanno ricevuto entrambe le dosi.
Lo studio dell’università di Oxford, dell’Office for National Statistics
britannico e del Department of Health and Social Care for England, ha incluso i dati di 1.7 milioni di test su 370.000 adulti, vaccinati tra dicembre 2020 e aprile, come si legge sul ‘Bmj’ dove il lavoro è stato pubblicato in due versioni preprint.
Ebbene, 21 giorni dopo la prima iniezione con uno di questi due vaccini, le nuove infezioni da Covid-19 sono diminuite del 65%. Tutti i partecipanti hanno mostrato “almeno una certa risposta ai vaccini”, ma i ricercatori hanno notato che – nel caso di entrambi i prodotti – una piccola percentuale di persone (circa il 5%) presentava una risposta bassa. Dunque secondo i ricercatori è essenziale monitorare la loro risposta alla seconda dose.
Non solo. Tra le persone che avevano ricevuto la seconda dose del vaccino Pfizer (per AstraZeneca l’intervallo di tempo fra le iniezioni era maggiore), le infezioni sono risultate inferiori del 70% e quelle sintomatiche del 90%. Inoltre entrambi i vaccini sono risultati altamente efficaci contro la variante inglese (B.1.1.7).
“La protezione ottenuta da una singola dose – sottolinea Koen Pouwels, ricercatore senior presso il Nuffield Department of Population Health dell’Università di Oxford e co-autore dello studio – supporta la decisione di estendere il tempo tra la prima e la seconda dose a 12 settimane, massimizzare la copertura vaccinale iniziale e ridurre così ricoveri e decessi”. Insomma, conferma l’utilità del modello inglese.
Tuttavia la riduzione minore delle infezioni asintomatiche evidenzia la possibilità che il virus, in questo modo, possa continuare a circolare, magari sottotraccia.
