Nel 2022, l’Italia ha registrato un aumento significativo sia nel numero di contribuenti sia nei redditi dichiarati, secondo i dati rilasciati dalla sezione ‘Statistiche fiscali’ del sito del ministero dell’Economia e delle Finanze. Il numero di contribuenti Irpef è aumentato dell’1,3% rispetto al 2021, raggiungendo i 42 milioni, mentre il reddito complessivo totale dichiarato ha visto un incremento del 6,3%, ammontando a oltre 970,2 miliardi di euro.
Il valore medio del reddito dichiarato per contribuente è stato di 23.650 euro, con significative differenze regionali: la Lombardia si è distinta per il reddito medio più elevato, pari a 27.890 euro, mentre la Calabria ha registrato il reddito medio più basso, a 17.160 euro. Questa disuguaglianza territoriale riflette le varie dinamiche economiche regionali e solleva questioni importanti riguardo l’equità fiscale e lo sviluppo economico.
I redditi da lavoro dipendente e da pensione continuano a rappresentare la maggior parte del reddito totale dichiarato, costituendo circa l’83%. Tuttavia, il reddito medio più elevato proviene dal lavoro autonomo, che ammonta a 64.670 euro. In generale, tutti i tipi di reddito hanno visto un aumento nel 2022, con il reddito d’impresa in contabilità ordinaria che ha registrato la crescita maggiore (+19,6%).
Sul fronte delle imposte, l’imposta netta totale dichiarata nel 2022 è stata di 174,2 miliardi di euro, in aumento dell’1,9% rispetto all’anno precedente, con una media di 5.380 euro per contribuente. Anche le addizionali regionali e comunali Irpef hanno mostrato un incremento, con l’addizionale regionale che ha raggiunto i 13,9 miliardi di euro (+8,4%) e quella comunale oltre 5,8 miliardi di euro (+8,8%).
Parallelamente, circa 4,2 milioni di contribuenti hanno presentato la dichiarazione IVA, con un volume d’affari che ha toccato i 4.870 miliardi di euro, segnando un aumento del 25,5% rispetto al 2021. Notabile è stato il salto nel settore della fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata, con un incremento del 118,7% nel volume d’affari.
Questi dati non solo riflettono la resilienza dell’economia italiana in un periodo di ripresa post-pandemica, ma sottolineano anche la necessità di politiche fiscali e economiche che possano supportare equamente tutte le regioni e settori del paese. Con il prossimo anno fiscale all’orizzonte, la gestione di queste dinamiche sarà cruciale per assicurare una crescita sostenibile e inclusiva.
Ecco la tabella dei redditi medi dichiarati al fisco nelle diverse città italiane, suddivisa per le città con i redditi più alti, i redditi più bassi e i capoluoghi di regione:
Città con i redditi medi più alti:
Posizione | Città | Reddito medio (€) |
---|---|---|
1 | Portofino | 97,058 |
2 | Lajatico (Pisa) | 56,028 |
3 | Basiglio (Milano) | 53,419 |
4 | Briaglia (Cuneo) | 44,924 |
5 | Cusago (Milano) | 42,314 |
6 | Torre d’Isola (Milano) | 38,810 |
7 | Borgogno (Novara) | 38,121 |
8 | Pino Torinese (Torino) | 38,021 |
9 | Forte dei Marmi (Lucca) | 37,844 |
10 | Segrate (Milano) | 37,788 |
Città con i redditi medi più bassi:
Posizione | Città | Reddito medio (€) |
---|---|---|
1 | Cavargna (Como) | 7,402 |
2 | Gurro (Verbania) | 8,046 |
3 | Valle Canobina (Verbania) | 8,497 |
4 | Val Rezzo (Como) | 8,969 |
5 | San Nazzaro Val Cavargna | 9,529 |
6 | Castelmagno (Cuneo) | 10,192 |
7 | Dinami (Vibo Valentia) | 10,610 |
8 | Roseto Valfortore (Foggia) | 10,717 |
9 | Terelle (Frosinone) | 10,724 |
10 | Aieta (Cosenza) | 10,986 |
Capoluoghi di regione:
Città | Reddito medio (€) |
---|---|
Milano | 37,583 |
Bologna | 29,020 |
Roma | 28,900 |
Aosta | 28,899 |
Bolzano | 28,108 |
Firenze | 27,668 |
Cagliari | 26,839 |
Torino | 26,595 |
Trento | 26,488 |
Trieste | 25,090 |
Venezia | 24,897 |
Genova | 24,742 |
Ancona | 24,645 |
L’Aquila | 24,197 |
Pescara | 24,123 |
Bari | 23,874 |
Perugia | 23,413 |
Napoli | 22,779 |
Campobasso | 22,468 |
Palermo | 22,103 |
Catanzaro | 22,005 |
Potenza | 19,847 |
Questa tabella fornisce un quadro dettagliato del panorama dei redditi medi dichiarati nelle diverse città d’Italia, mettendo in evidenza le differenze significative tra nord e sud del Paese.