variante Kappa
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Sono in aumento nel nostro Paese i casi di Covid-19 legati alla variante Delta e a quella Kappa del Coronavirus. La segnalazione dell’Iss, nel report redatto con il ministero della Salute sui dati del monitoraggio relativi al periodo 21-27 giugno, sta facendo scalpore. Ma di che si tratta?

La variante Kappa – B.1.617.1 – ricorda l’Adnkronos Salute, indica uno dei sottotipi della variante indiana, oggi nota come Delta, del Sars-Cov-2. I due sottotipi hanno poche differenze, ma la Kappa si conosce al momento un po’ meno, tanto che l’Ecdc (il Centro europeo per il controllo delle malattie) non la considera tra le varianti ‘di preoccupazione’ (Voc) come la Delta, ma solo ‘di interesse’ (Voi).

“Sebbene in assoluto i nuovi casi di siano in diminuzione – si legge nella bozza del monitoraggio – la proporzione di casi di infezione da virus Sars-Cov-2 causati da varianti Delta e Kappa è in aumento in Italia. La maggior parte di questi casi è attribuibile a focolai circoscritti riportati in varie parti del Paese”.

“Poiché la variante Delta sta portando ad un aumento dei casi anche in Paesi con alta copertura vaccinale, è opportuno realizzare un capillare tracciamento e sequenziamento dei casi”, si evidenzia ancora nella bozza.

Ma come difendersi? “E’ necessario raggiungere una elevata copertura vaccinale ed il completamento dei cicli di vaccinazione per prevenire ulteriori recrudescenze di episodi di aumentata circolazione del virus sostenute da varianti emergenti con maggior trasmissibilità”, si legge ancora nella bozza.

“Sulla base dei dati e delle previsioni Ecdc, della presenza di focolai causati dalla variante virale delta in Italia e delle attuali coperture vaccinali, è opportuno mantenere elevata l’attenzione, così come applicare e rispettare le misure necessarie per evitare un aumento della circolazione virale”.

Intanto il monitoraggio segnala ancora un calo nell’incidenza settimanale (9 per 100.000 abitanti (21/06/2021-27/06/2021) contro 12 per 100.000 abitanti (13/06/2021-20/06/2021) dati flusso Iss). L’incidenza è dunque ben al di sotto del valore di 50 per 100.000 abitanti ogni 7 giorni in tutto il territorio. “La campagna vaccinale progredisce velocemente e l’incidenza è a un livello che permetterebbe il contenimento dei nuovi casi”.

Nel periodo 9 giugno–22 giugno inoltre l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 0,63 (range 0,61– 0,71), in lieve diminuzione rispetto alla settimana precedente, e sotto l’uno anche nel limite superiore.

Tutte le Regioni sono classificate a rischio basso e nessuna supera la soglia critica di occupazione dei posti letto in terapia intensiva o area medica. Il tasso di occupazione in terapia intensiva è 3%, sotto la soglia critica, con una diminuzione nel numero di persone ricoverate che passa da 362 (22/06/2021) a 240 (29/06/2021).

Anche il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale scende ulteriormente (3%). Il numero di persone ricoverate in queste aree passa da 2.289 (22/06/2021) a 1.676 (29/06/2021).

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