Nuova stagione d’investimenti per la sanità lombarda

sanità Pirellone
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Saranno 200 i milioni di euro che aprono la nuova stagione di investimenti della la sanità lombarda. Due gli obiettivi principali: potenziare la medicina del territorio e ridurre le liste d’attesa.

La nuova roadmap, costellata da tante iniezioni di liquidità, approvata ieri dalla giunta regionale si presenta particolarmente ricca e articolata.

Ma andiamo con ordine. I primi 100 milioni sono allineati a quanto previsto dal Piano nazionale di resistenza e resilienza (Pnrr) per il potenziamento della rete territoriale delle strutture sanitarie. In primis case e ospedali di comunità, per i quali sono stati stanziati 43 milioni.

Secondo in ordine di valore lo stanziamento dedicato all’ospedale Niguarda di Milano, destinatario di 11 milioni di euro per il suo completamento, a cui si aggiungono altri due milioni per il primo step di realizzazione del centro dedicato alle malattie infettive.

E, come corollario, altri circa 21 milioni da sparpagliare sul territorio per riqualificare l’edilizia sanitaria nell’ambito del Piano da 1,35 miliardi ex lege 67/188.

Gli altri 100 milioni stanziati dalla giunta per la sanità si sono resi disponibili grazie ai risparmi di gestione dell’esercizio 2020, precisano dalla Regione, e saranno destinati a investimenti in tecnologie che permetteranno anche la riduzione delle liste d’attesa.

I fondi saranno destinati fifty-fifty alle strutture pubbliche e a quelle private accreditate.

Ambiziosi gli obiettivi che Palazzo Lombardia intende perseguire, come affermato dall’assessore al Welfare Letizia Moratti: “Per le strutture private sono in via di definizione. Per quelle pubbliche l’obiettivo è andare oltre il 100% degli interventi chirurgici programmati rispetto al secondo semestre del 2019. Con particolare attenzione all’area oncologica e cardiovascolare. Fissato l’obiettivo di oltre 10.000 interventi chirurgici in più. Inoltre, impegnato sul triennio finanziario il necessario cofinanziamento regionale, pari a circa 25 milioni di euro, per attivare i contributi statali, di cui all’articolo 20 della Legge 67/1988, oggetto di un separato provvedimento”.

Il punto di partenza, naturalmente, è la presa di coscienza della situazione attuale.

Rispetto alle liste d’attesa è già stata realizzata la mappatura dei tempi all’interno delle diverse strutture sanitarie. Che, evidenzia Moratti, saranno oggetto di monitoraggio mensile. Al quale si aggiungerà una verifica continua delle performance, così da poter valutare la distanza maggiore o minore rispetto ai target.

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