Covid, quasi 40 mln di vaccinati. Nel Lazio terza dose

Covid adolescenti
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Covid-19 ha rivoluzionato le nostre idee su molte cose, sanità inclusa. Se permangono in questi mesi storiche criticità e diseguaglianze fra Nord e Sud, è chiaramente emerso anche il piglio decisionista e proattivo di alcune Regioni, in particolare il Lazio, nel recente passato non proprio fra i primi della classe in sanità (pur vantando notevoli eccellenze).

Ebbene, dopo aver portato a casa risultati invidiabili, grazie ad un’organizzazione molto fluida della campagna vaccinale – nonostante le conseguenze, pesanti, dell’attacco hacker di questa estate – il Lazio rompe gli indugi e annuncia il prossimo avvio della somministrazione della terza dose di vaccini contro Covid-19.

“Dalla prossima settimana iniziamo con chi ha ricevuto un trapianto – ha annunciato ieri su Twitter il governatore Nicola Zingaretti – persone che saranno contattate dal sistema sanitario regionale. Continuiamo a mettere in sicurezza la vita e il futuro”.

Sarà anche l’effetto della campagna elettorale per le amministrative, ma nella regione, che ieri ha superato l’80% di immunizzazione degli over 12 e ora punta all’85%, è stato anche avviato il progetto delle ‘Scuole sentinella’ anti-Covid, forte di 30 mila test per intercettare il virus tra gli studenti. Se pensiamo che a livello nazionale siamo al 73,9% degli over 12 vaccinati, il conto è presto fatto. Ma bisogna anche dire che ormai sfiorano quota 40 milioni (39.920.909) gli italiani che hanno completato la schedula vaccinale.

Ma se l’Italia corre, il virus responsabile di Covid-19 lo fa ancora più velocemente, e ormai l’idea dellimmunità di gregge sta sfumando: la strategia, piuttosto, è quella di vaccinare il più possibile, magari con l’aiuto del green pass che sarà via via esteso. E proteggere con la terza dose per primi quanti rischiano di avere ormai delle difese indebolite di fronte al virus.

Un’ultima segnalazione, in occasione del primo giorno di scuola nella maggioranza delle Regioni: fra gli alunni di 12-19 anni, gli ultimi inseriti nella campagna vaccinale, il 44,12% è immunizzato e il 62,19% ha fatto almeno la prima dose. Nella fascia d’età dei genitori, 50-59 anni, il 77,21% è immunizzato, mentre a 60-69 anni siamo all’84,18.

Una bella lezione da parte dei ragazzi, che testimonia la voglia di normalità e di socialità di una generazione duramente colpita dalla pandemia di Covid-19. Tornare a scuola in presenza è fondamentale, ma sembra che molti adulti abbiano cose più importanti da fare.

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