In calo casi Covid e ricoveri, col green pass boom tamponi

Covid tamponi
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Buone notizie sul fronte della pandemia da Covid-19. Ancora in discesa in Italia nuovi casi (-19,2%), 
ricoveri ordinari (-13,2%) e terapie intensive (-11%). Anche se l’effetto del super green pass, più che sul numero dei vaccinati, si fa sentire su quello dei tamponi. Il monitoraggio della Fondazione Gimbe nella settimana 22-28 settembre, segnala un vero e proprio boom: +57,7% per gli antigenici in un mese.

Ma vediamo nei dettagli i dati aggiornati: nell’ultima settimana, rispetto alla precedente, c’è stata una diminuzione di nuovi casi Covid (23.159 vs 28.676) e dei decessi (386 vs 394).

In calo anche i casi attualmente positivi (98.872 vs 109.513), le persone in isolamento domiciliare (94.995 vs 105.060), i ricoveri Covid con sintomi (3.418 vs 3.937) e le terapie intensive (459 vs 516). In dettaglio, rispetto alla settimana precedente, si registrano le seguenti variazioni:
Decessi: 386 (-2%), di cui 46 riferiti a periodi precedenti
Terapia intensiva: -57 (-11%)
Ricoverati con sintomi: -519 (-13,2%)
Isolamento domiciliare: -10.065 (-9,6%)
Nuovi casi: 23.159 (-19,2%)
Casi attualmente positivi: -10.641 (-9,7%)

“Ormai da 4 settimane consecutive – sottolinea Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe – continuano a scendere i nuovi casi settimanali: anche sul fronte dei contagi iniziano a intravedersi i risultati della campagna vaccinale, con oltre il 71% della popolazione che ha completato il ciclo”.

Nella settimana 22-28 settembre 2021, rispetto alla precedente, solo in Emilia-Romagna e Valle d’Aosta crescono i casi attualmente positivi, e solo in quest’ultima si registra un incremento percentuale dei nuovi casi Covid. Scendono a 22 le Province con incidenza pari o superiore a 50 casi per 100.000 abitanti e nessuna conta oltre 150 casi per 100.000 abitanti. Lieve calo dei decessi: 386 negli ultimi 7 giorni (di cui 46 riferiti a periodi precedenti), con una media di 55 al giorno rispetto ai 56 della settimana precedente.

“Sul fronte ospedaliero – afferma Renata Gili, responsabile Ricerca sui Servizi sanitari della Fondazione Gimbe – si conferma il calo dei posti letto occupati da pazienti Covid-19: rispetto alla settimana precedente scendono del 13,2% in area medica e dell’11% in terapia intensiva”. A livello nazionale il tasso di occupazione rimane basso (6% in area medica e 5% in area critica), seppur con notevoli differenze regionali: per l’area medica si colloca sopra la soglia del 15% solo la Calabria (17%); per l’area critica nessuna Regione supera la soglia del 10%.

“Continuano a ridursi anche gli ingressi giornalieri in terapia intensiva – spiega Marco Mosti, direttore operativo della Fondazione Gimbe – con una media mobile a 7 giorni di 29 ingressi/die rispetto ai 32 della settimana precedente”.

Buone notizia anche per quanto riguarda l’efficacia vaccini, che si conferma molto elevata nel ridurre i decessi (95,2%) e le forme severe di malattia che necessitano di ricovero in area medica (92,7%) e in terapia intensiva (95,1%). Relativamente alle diagnosi di Sars-CoV-2, invece, l’efficacia è scesa dall’88,5% (periodo 4 aprile-11 luglio) al 76,8% (periodo 4 aprile-19 settembre), in particolare nella fascia di età 12-39 anni dove si è ridotta sino al 67,2% (periodo 4 aprile-29 agosto) – verosimilmente per l’effetto “estate” – per poi risalire fino al 70,9% (periodo 4 aprile-19 settembre).

Nelle persone vaccinate con ciclo completo, rispetto a quelle non vaccinate, si registra un netto calo dell’incidenza di diagnosi e soprattutto di malattia severa che porta ad ospedalizzazione, ricovero in terapia intensiva o decesso: nelle varie fasce di età, le diagnosi di Sars-CoV-2 si riducono infatti del 78,7-83,1%, i ricoveri ordinari dell’87,5-95,8%, quelli in terapia intensiva del 91,2-98% e i decessi del 79,9-95,5%.

A partire dalla fine di luglio, con una serie di provvedimenti normativi, il Governo ha progressivamente ampliato gli ambiti in cui vige l’obbligo della certificazione verde, per aumentare l’adesione della popolazione alla campagna vaccinale e garantire maggiore sicurezza negli ambienti chiusi. Ma come è andata?

Sin dal 6 agosto l’impatto dell’estensione del green pass è molto evidente sui tamponi rapidi, la cui media mobile a 7 giorni è aumentata in un mese del 57,7% passando da 113 mila (6 agosto) a 178 mila (7 settembre) per poi stabilizzarsi. Sui nuovi vaccinati l’effetto green pass è ancora modesto: dopo un lieve rialzo dopo il 6 agosto, le prime dosi giornaliere sono crollate sino al minimo del 17 settembre (media mobile 66,7 mila), registrando poi una timida risalita e stabilizzandosi intorno a quota 84mila

“La progressiva estensione del green pass – conclude Cartabellotta – ha ottenuto un effetto molto netto in termini di testing della popolazione, contribuendo a ridurre la circolazione del virus, ma sinora non ha prodotto nessuna impennata nella curva dei nuovi vaccinati. Considerato che almeno 5 milioni di persone non vaccinate sono in età lavorativa, la prova del nove per valutare l’efficacia della “spinta gentile” arriverà intorno al 15 ottobre, data di decorrenza dell’obbligo del green pass per dipendenti pubblici e privati”.

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