Dicembre di acquisizioni per il pharma, novità per Sanofi e Novartis

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Dicembre di shopping per il pharma. Particolarmente attive su questo fronte la svizzera Novartis e la francese Sanofi. A inizio mese Sanofi ha annunciato un accordo per l’acquisizione del gruppo austriaco Origimm Biotechnology. Un’operazione che amplia la pipeline di vaccini del colosso francese e rientra nell’obiettivo  di combattere l’acne con l’immunoterapia vaccinale.

Origimm Biotechnology, infatti, è una società fondata nel 2012 specializzata nella scoperta di componenti e antigeni del microbioma cutaneo da batteri che causano malattie della pelle, come l’acne. L’accordo dovrebbe essere concluso entro l’anno. In questi giorni, poi, da Sanofi un altro annuncio: l’acquisizione negli Stati Uniti di Amunix Pharmaceuticals per 1 miliardo di dollari. Si tratta di un’azienda specializzata in immuno-oncologia, che consentirà al colosso francese di espandersi nel settore.

“Questa acquisizione dimostra il nostro costante impegno a investire in promettenti piattaforme di ricerca”, ha commentato John Reed, responsabile globale Ricerca e Sviluppo Sanofi. “La piattaforma tecnologica Amunix utilizza un approccio biologico intelligente di nuova generazione per fornire farmaci su misura che diventano attivi solo nei tessuti tumorali risparmiando quelli normali, con la promessa di opzioni di trattamento più efficaci e più sicure per i malati di cancro. Siamo entusiasti di far avanzare rapidamente la promettente pipeline di Amunix e di combinare i loro candidati farmaci innovativi con molecole complementari nel portafoglio di immuno-oncologia di Sanofi”.

Ma la febbre dello shopping di fine anno ha ‘contagiato’ anche Novartis, che ha sborsato 1,5 miliardi di dollari per l’inglese Gyroscope Therapeutics. Obiettivo, rafforzarsi nel settore della terapia genica oculare. Novartis è lanciata nel settore delle terapie avanzate, e dopo l’addio a Roche da circa 18 mld di euro, ha evidentemente deciso di investire parte dei fondi in terapie avanzate per l’oftalmologia. Nella pipeline dell’impresa britannica c’è infatti un trattamento per l’atrofia geografica, una malattia della retina che porta alla cecità, attualmente in fase II.

La società di investimenti proprietaria di Gyroscope, Syncona Ltd, ha reso noto che Novartis pagherà 800 milioni in anticipo e fino a 700 milioni di dollari in pagamenti aggiuntivi. Syncona riceverà anche royalty dalle future vendite della terapia genica di Gyroscope. L’anno è quasi finito, ma c’è ancora tempo per nuovi annunci.

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