Quarantena ridotta a 5 giorni, le regole Usa

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Ridurre a 5 giorni la quarantena e l’isolamento dei contatti vaccinati di un caso di Covid-19, per evitare pesanti ripercussioni su lavoro, scuola ed economia in un momento di picco dei contagi. L’ipotesi che circola – complice anche la diffusione della variante Omicron, che sembrerebbe meno aggressiva – è quella di un distinguo tra vaccinati e non. Una soluzione che non sarebbe una ‘prima italiana’.

Proprio ieri negli Stati Uniti i Cdc (Centers for Disease Control and Prevention) hanno raccomandato per i casi positivi asintomatici la riduzione dell’isolamento da dieci a cinque giorni, mentre per i contatti stretti dei casi positivi l’autorità Usa raccomanda adesso cinque giorni di quarantena per i non vaccinati e nessuna quarantena per chi ha ricevuto la terza dose. 

Ma l’esigenza di non bloccare il Paese rischia di scontrarsi con quella di contenere la galoppata del virus. In un quadro in cui non è ancora del tutto chiaro quanto sia diffusa la variante Omicron, c’è anche il timore di finire per peggiorare la situazione.

“È un’ipotesi sensata quella di ridurre quarantene e isolamenti, ma in base ai dati e in sicurezza”, insiste il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri, intervistato da Francesco Vecchi a “Mattino Cinque”.

Il Comitato tecnico scientifico, che secondo la stampa è stato convocato per domani, si esprimerà sulla questione. E il parere è atteso entro fine anno. Successivamente il governo potrà assumere una decisione, anche tenendo conto dei dati sulla prevalenza della variante Omicron, che rispetto alla Delta appare molto più contagiosa ma caratterizzata da un ciclo dell’infezione più breve e, a quanto sembra dalle prime evidenza che arrivano da Sudafrica e Gran Bretagna e di cui abbiamo dato conto nei giorni scorsi, meno aggressiva.

Per quanto riguarda l’ipotesi, da più parti avanzata, di introdurre l’obbligo vaccinale per allentare la pressione sul sistema sanitario e in particolare sui reparti di terapia intensiva, dove la maggioranza dei ricoverati sono non vaccinati, Sileri ha commentato: “Vista l’elevata percentuale di italiani vaccinati, non credo che l’introduzione dell’obbligo inciderebbe su un ulteriore aumento. Lo strumento che ha deciso di utilizzare il governo italiano, il green pass rafforzato, ha dimostrato di funzionare molto bene, credo quindi che sia più utile estenderne progressivamente l’utilizzo anche in altri contesti”.

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