Garantire equità nell’accesso alle cure dei tumori infantili. Anche se molte energie sono assorbite dalla lotta alla pandemia da Covid-19, infatti, i bambini e gli adolescenti di tutto il mondo continuano la loro battaglia contro il cancro. “Ogni anno 400.000 bambini nel mondo ricevono una diagnosi di cancro. In Italia abbiamo centri di eccellenza e si riesce a guarire nel 80% dei casi”, ha ricordato il ministro della Salute Roberto Speranza, ma “dobbiamo investire in ricerca e migliorare ancora la capacità di assistenza”.
“Nella Giornata mondiale contro il cancro infantile – ha affermato il ministro – il mio pensiero a chi ha avuto paura, a chi ha sofferto e a chi sta affrontando oggi questa questa difficile prova”.
Anche l’Aieop (Associazione Italiana Ematologia ed Oncologia Pediatrica) interviene sottolineando l’importanza di contrastare le diseguaglianze nell’accesso alle terapie.
“È fondamentale – ha detto Arcangelo Prete, presidente di Aieop – che sia garantita l’equità di accesso alle cure per tutti i bambini, ma è altrettanto importante che questi pazienti speciali siano messi nelle mani esperte di professionisti capaci, che operano in centri altamente specializzati capaci di erogare le cure appropriate per ogni caso”.
La XXI Giornata mondiale contro il cancro infantile punta a sensibilizzare e informare sulle problematiche dei bambini e degli adolescenti con tumore e delle loro famiglie. In tutto il mondo, le associazioni dei familiari di bambini e adolescenti colpiti dal cancro, unite nel network globale Childhood Cancer International – CCI, danno vita a iniziative scientifiche e di sensibilizzazione dell’opinione pubblica, di sostegno e vicinanza ai bambini, agli adolescenti e alle loro famiglie.
Obiettivo, come ricorda il ministero della Salute, è eliminare il dolore e la sofferenza dei bambini che combattono il cancro e raggiungere almeno il 60% di sopravvivenza per tutti i bambini con diagnosi di cancro in tutto il mondo entro il 2030.
Nonostante gli straordinari progressi compiuti dalla ricerca clinica negli ultimi decenni, come evidenziato nella nota stampa congiunta Fiagop – Childhood Cancer International, il cancro infantile continua a essere la principale causa di morte correlata ad una malattia non trasmissibile nei bambini dopo il primo anno di vita: ogni tre minuti, nel mondo, un bambino o un ragazzo muore.
Più di 100.000 piccoli malati ogni anno potrebbero guarire se anche a loro fossero garantite una tempestiva diagnosi e l’accesso alle cure, al pari dei loro coetanei dei Paesi più sviluppati.
E in Italia? Ogni anno, si ammalano di tumore (linfomi e tumori solidi) o leucemia oltre 1400 bambini e oltre 800 adolescenti. Si stima che oggi in Italia ci siano più di 44.000 persone che hanno avuto un tumore da bambini e la loro età media è attualmente attorno ai 30 anni.
Grazie ai progressi degli ultimi decenni, circa l’80% dei malati guarisce. Negli ultimi anni si sono raggiunti eccellenti livelli di cura e di guarigione per le leucemie e i linfomi, ma rimangono ancora basse le guarigioni per i tumori cerebrali, i neuroblastomi e gli osteosarcomi.
C’è poi la questione dei medicinali: molti dei farmaci attualmente usati per combattere i tumori pediatrici non sono autorizzati per l’uso pediatrico. Negli ultimi 10 anni in Europa, a fronte della sperimentazione di nuovi farmaci anticancro per gli adulti, sono ancora pochissimi quelli studiati per l’età pediatrica.
Fra le iniziative in occasione della Giornata, dal 15 al 28 febbraio si terrà l’iniziativa “Ti voglio una sacca di bene”, dedicata alla donazione di sangue e piastrine, che le associazioni organizzano presso i principali centri trasfusionali. Il bambino leucemico, come quello in terapia per un tumore, è a rischio di infezioni per abbassamento dei globuli bianchi, ma soprattutto di emorragie per abbassamento delle piastrine e gravi anemie. Il sangue è un dono prezioso, per questo Fiagop invita a partecipare agli appuntamenti sul territorio e a donare con regolarità affinché le scorte necessarie siano sempre disponibili.
