Earth day, salvare la Terra conviene anche alle aziende

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Una Giornata che conta, anche per le aziende. Dal 1970 il 22 aprile si celebra la Giornata mondiale della Terra: una ricorrenza nata con lo scopo di sensibilizzare la popolazione sui temi ambientali e soprattutto sulla conservazione e tutela delle risorse naturali del pianeta. Un imperativo anche per le aziende, che sono invitate a fare la loro parte nella lotta ai cambiamenti climatici e nella promozione della sostenibilità ambientale e sociale.

La necessità dell’istituzione di una Giornata per la Terra fu discussa per la prima volta nel 1962, quando negli Usa montavano le proteste contro la guerra del Vietnam. Al senatore statunitense Gaylord Nelson venne così l’idea di organizzare dei dibattiti sulle questioni ambientali. Nelson riuscì a coinvolgere anche noti esponenti del mondo politico, tra cui il presidente J. F. Kennedy, che nel 1963 tenne una serie di conferenze in 11 Stati diversi del Paese, dedicate ai temi ambientali.

Ma l’Earth day prese definitivamente forma solo sei anni dopo, quando nel 1969 una fuoriuscita di petrolio dal pozzo della Union Oil al largo di Santa Barbara, in California, provocò un grave disastro naturale e portò all’attenzione mondiale le conseguenze dell’inquinamento sulla salute dell’uomo e del pianeta. In quell’occasione Nelson capì che era giunto il momento di portare le questioni ambientali all’attenzione dell’opinione pubblica e delle istituzioni. Il 22 aprile dell’anno seguenti venti milioni di cittadini americani scesero in strada per un’imponente manifestazione a difesa della Terra. In quel momento nacque ufficialmente l’Earth day.

Oggi questa Giornata è in grado di mobilitare oltre un miliardo di persone in 193 Paesi del mondo. Il tema dell’edizione di quest’anno è “Investire nel nostro Pianeta”, sottolineando il ruolo di primo piano che può svolgere la finanza privata nella lotta ai cambiamenti climatici e per la salvaguardia della biodiversità della Terra.

La ricerca ‘No Planet B’ di Oracle

Per l’occasione Oracle ha condiviso una ricerca sulle aziende dal titolo ‘No Planet B’, realizzata a livello globale, che evidenzia le complessità e le opportunità connesse all’innovazione nell’ambito della sostenibilità ambientale e sociale.

Dallo studio emerge come la capacità aziendale di agire concretamente per la sostenibilità e di saperlo comunicare chiaramente sia diventata un fattore determinante di scelta sia per la maggioranza dei clienti che per i dipendenti; oltre ad avere un forte impatto sulla capacità di attrarre investimenti.

Gli eventi degli ultimi due anni hanno portato alla ribalta i temi sociali e della sostenibilità e hanno spinto le persone di tutto il mondo a esigere un maggiore impegno da parte delle aziende.

Il 93% delle persone ritiene che la sostenibilità e i fattori sociali siano oggi più importanti che mai, mentre l’80% ha dichiarato che la pandemia ha cambiato i loro comportamenti. Il 70% sarebbe addirittura disposto a interrompere qualsiasi rapporto con i brand che non prendono seriamente in considerazione la sostenibilità e le iniziative sociali, mentre il 69% lascerebbe la propria azienda attuale per lavorare per chi si impegna maggiormente su tali fronti.

I consumatori hanno le idee chiare. Il 94% delle persone intervistate ritiene che la società non abbia fatto abbastanza progressi sulla sostenibilità con iniziative e progetti misurabili in ottica Esg (ambiente, sociale e governance). Mentre il 78% si dice frustrato dalla mancanza di progressi da parte delle aziende.

D’altra parte le persone sono convinte (per il 61% del campione) che le tecnologie basate sull’Ai possano essere la soluzione giusta per integrare le capacità umane, per consentire di inserire nuove logiche e dati nei processi finanziari e gestionali e per sviluppare appieno il potenziale di crescita della sostenibilità con iniziative e progetti misurabili in ottica Esg.

I manager, in particolare, sono consapevoli che l’impegno a favore della sostenibilità è fondamentale per il successo delle aziende e farebbero affidamento anche sui bot (oltre che sulle persone) per promuovere la sostenibilità e l’impegno sociale. Il 92% ritiene che la sostenibilità e i programmi Esg siano fondamentali per il successo delle organizzazioni aziendali. Tre, secondo loro, i vantaggi che questi sono in grado di apportare: rafforzano il brand (40%), aumentano la produttività (39%) e attraggono nuovi clienti (38%).

Le iniziative dei brand e delle aziende per la Terra

Negli ultimi anni un numero crescente di brand e aziende, consapevoli dell’importanza che riveste la sostenibilità nelle scelte dei consumatori, si sono impegnate nella condivisione di iniziative a favore dell’ambiente e di contrasto ai cambiamenti climatici e all’inquinamento. Di seguito alcune di quelle più interessanti di quest’anno.

Guess Eco ha lanciato il progetto forestale globale, ‘Be (leaf) in Change’, un’iniziativa di piantumazione di alberi (500 in tutto) in collaborazione con Treedom.

La piattaforma di ecommerce second hand Lampoo, sempre in collaborazione con Treedom, ha promosso invece una green week dedicata allo shopping responsabile.

Il settore dei gioielli non è rimasto a guardare: il brand DoDo, ad esempio, ha rinnovato l’impegno con l’impresa sociale Tenaka: dopo aver ricostruito mille metri quadrati di barriera corallina, e aver contribuito al ripristino di una foresta di mangrovia, nel 2022 DoDo ha deciso di incrementare l’area protetta con 300 nuovi coralli.

Il marchio olandese di cosmetici Rituals, appena approdato in Italia, ha annunciato per la Giornata della Terra il suo più grande investimento per sostenere il benessere del pianeta. In collaborazione con i suoi partner, il brand punta infatti a coltivare 5 milioni di alberi a livello globale entro la fine del 2022. L’iniziativa fa parte della strategia ‘Clean, Conscious & Caring’ del brand, certificato all’inizio di quest’anno come B Corp.

Il marchio di gioielli Roberto Giannotti, che si definisce pioniere del concetto di compensazione ecologica nel mondo della gioielleria italiana, sempre in collaborazione con la piattaforma web Treedom, ha promosso l’acquisto responsabile di preziosi per la creazione di una foresta, grazie a una collezione di monili eco friendly

In occasione dell’Earth day, Wwf e Procter & Gamble hanno annunciato la realizzazione di 24 nuove Aule natura nel 2022. Entro il 2024 il numero di queste aule arriverà a oltre 50. 15.260 gli studenti che potranno fare lezione all’aperto e toccare con mano la biodiversità dei loro territori.

Infine, Lavazza ha lanciato, in collaborazione con Pantone Color Institute, ‘The Vanishing Color’, per sensibilizzare le persone sul problema della deforestazione e promuovere le attività di sostenibilità ambientale della Fondazione Lavazza. Insieme all’ente più autorevole in materia di colori, è stato creato un colore universalmente riconoscibile ispirato alla vegetazione della Foresta Amazzonica, trasformandolo nel simbolo della lotta contro la deforestazione del polmone verde del mondo. La campagna lanciata oggi è la prima di una serie di iniziative che vedranno la luce nel corso dell’anno nell’ambito della sostenibilità ambientale.

La challenge social 

 

 

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Flowe, la prima fintech italiana B Corp, assieme all’Ong ZeroCO2, in occasione della Giornata della Terra, hanno lanciato ‘Revolution’, una challenge social in tema di sostenibilità. Partecipare è semplice: basta condividere sul proprio profilo Instagram un piccolo gesto per il pianeta, taggando @flowe.ita e @zeroco2.eco con l’hashtag #gestisostenibili che verrà ricondivisa sulla pagina di Flowe. Per i meno social, niente paura: basta registrare la propria azione nella pagina dedicata all’evento. Per ogni gesto condiviso, verrà piantato un albero in Guatemala grazie all’impegno di zeoCO2.

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