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Due tranche, rispettivamente da 204 e 34 mln di euro per 4 aziende, tutte nel Centro-Sud. Ecco a cosa serviranno. La versione completa di questo articolo è disponibile sul numero di Fortune Italia di giugno 2022.

Un settore strategico per il Paese, finalmente non solo a parole. Dopo mesi di incontri, iniziati in piena emergenza Covid, con rappresentanti del pharma italiano, a fine aprile il ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti ha autorizzato una prima tranche di investimenti nel settore, per un totale di 204 mln di euro, destinati a tre aziende con sedi nel Centro-Sud. Si tratta di due accordi di programma con BSP Pharmaceuticals e Gelesis, che puntano a incrementare la produttività nelle sedi, rispettivamente di Latina e di Lecce, attraverso progetti di ricerca e sviluppo di terapie innovative, biofarmaci e anticorpi monoclonali contro Covid-19. Un terzo accordo, dedicato all’innovazione, riguarda invece Sanofi, che intende sviluppare nello stabilimento di Anagni (Frosinone) sistemi di produzione hi-tech per realizzare farmaci di nuova concezione, anche in forma liofilizzata.

Un’operazione che punta a sostenere la ricerca e l’innovazione contro Covid-19, ma anche la creazione di nuovi posti di lavoro qualificati. Il Mise mette infatti sul piatto agevolazioni pari a 44 mln di euro per sostenere questi interventi che, oltre a salvaguardare l’occupazione esistente, consentiranno l’assunzione di 418 nuovi lavoratori.

A poche settimane di distanza è arrivata la notizia di un altro accordo. Questa volta a beneficiarne è Irbm, l’azienda biotech di Pomezia, divenuta celebre in pandemia per il lavoro allo sfortunato vaccino anti-Covid targato AstraZeneca e Oxford. Il Mise ha annunciato un’intesa per realizzare un programma di investimenti di 34 mln di euro, mirato anche questa volta a rafforzare la capacità di contrasto a Covid-19 e a eventuali nuovi coronavirus. Il ministero agevola l’investimento con 13 mln di euro che, oltre a salvaguardare l’occupazione esistente, consentiranno in questo caso la creazione di oltre 50 nuovi posti di lavoro. In piena pandemia è emerso in maniera lampante il problema legato alla fornitura di principi attivi e alla dipendenza dall’estero, in particolare nel caso dei vaccini.

“Realizzare l’autonomia industriale nel settore della salute è uno dei pilastri della strategia portata avanti dal Mise”, ha spiegato Giancarlo Giorgetti. Il suo ministero ha ridisegnato e rafforzato “strumenti come i contratti di sviluppo e la Fondazione Enea Tech e Biomedical, e ha avviato un Ipcei (strumento agevolativo che supporta le attività svolte dai soggetti italiani coinvolti nella realizzazione degli importanti progetti di comune interesse europeo, ndr), che punta a definire una strategia comune” a livello del vecchio continente. Per “sostenere gli investimenti nella farmaceutica, orientati alla ricerca, sperimentazione e produzione di prodotti altamente innovativi”.  Ma quali sono gli obiettivi delle aziende coinvolte in queste due tranche di investimenti?

La versione completa di questo articolo è disponibile sul numero di Fortune Italia di giugno 2022. Ci si può abbonare al magazine di Fortune Italia a questo link: potrete scegliere tra la versione cartacea, quella digitale oppure entrambe. Qui invece si possono acquistare i singoli numeri della rivista in versione digitale.

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