Grandi dimissioni, negli Usa è record di robot per sostituire i lavoratori

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L’industria robotica degli Stati Uniti è in piena espansione e questo è in parte merito della carenza di manodopera, che ha raggiunto livelli record nella nazione. I nuovi dati suggeriscono infatti che le aziende americane stanno facendo affidamento sui robot per combattere la mancanza di lavoratori umani.

Nel 2021 gli Stati Uniti hanno registrato 3,8 mln di posti di lavoro in più, un numero “senza precedenti” secondo la Camera di commercio degli Stati Uniti. E la stessa tendenza c’è stata nel 2022, nonostante i pericoli dietro la recessione e le paure di un inevitabile collasso economico.

Ma nessuno vuole farsi avanti. A causa delle ‘Grandi dimissioni’, la partecipazione al mercato del lavoro è diminuita drasticamente, con circa 3,4 milioni di lavoratori in meno – come sostenuto dalla Camera – rispetto al periodo immediatamente precedente alla pandemia.

Aziende di ogni forma e dimensione hanno lottato per far fronte alla crescente carenza di manodopera e hanno adottato diverse strategie per rimediare, dalla riduzione degli orari di lavoro all’offerta di vantaggi sostanziosi ai dipendenti. Ma i robot sembrano la soluzione ideale.

Stando ai dati dell’Associazione per l’avanzamento dell’automazione (un gruppo commerciale noto anche come A3), i numeri di vendita di robot negli Stati Uniti hanno toccato livelli molto alti per il terzo trimestre consecutivo.

L’industria robotica degli Stati Uniti ha venduto 12,305 unità nell’ultimo trimestre, un aumento del 25% rispetto allo stesso periodo del 2021 e del 6% rispetto al primo trimestre di quest’anno.

L’ultimo trimestre è stato anche il secondo migliore mai registrato in termini di ricavi, con i produttori di robot statunitensi che hanno incassato 585 mln di dollari, una cifra in calo rispetto ai 646 mln di ricavi del primo trimestre 2022, ma comunque superiore del 29% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

A guidare la domanda di nuovi robot lo scorso trimestre è stata l’industria automobilistica, che ha rappresentato il 59% dei nuovi ordini secondo A3. Anche altri settori hanno visto aumentare la domanda, poiché sempre più aziende hanno iniziato a rivolgersi all’automazione per far fronte a problemi di personale e logistica.

Le macchine sono idealmente attrezzate per eseguire molti dei lavori di produzione e a funzione fissa, di cui i dipendenti spesso sono stufi. Ristoranti e operatori di consegne alimentari si sono rivolti alla robotica in massa dall’inizio della pandemia, fattore che potrebbe aver accelerato una tendenza in favore dell’automazione.

L’anno scorso, un terzo delle aziende stava già “implementando o esplorando l’automazione per sostituire i lavoratori”, come rilevato da un sondaggio su Chief financial officers (Cfo) della Duke University.

L’articolo originale è su Fortune.com

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