Cuore, la prevenzione dello scompenso corre sul Camper Aisc

scompenso cardiaco
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Lo scompenso cardiaco è una patologia ancora poco conosciuta, eppure è la terza causa di ricovero negli over 65 e la terza causa di morte del mondo. La prevenzione è fondamentale, ma specie in epoca Covid non è semplicissimo far avvicinare le persone agli ospedali.

Una strategia nuova è quella di ‘mettere le ruote’ alla prevenzione dello scompenso cardiaco, facendola viaggiare in camper per le strade di Roma e del Lazio. Un progetto portato avanti dall’Associazione Italiana Scompensati Cardiaci (Aisc) con la collaborazione di 20 ospedali di Roma e Lazio grazie ai fondi del Bando Comunità solidali 2020 della Regione Lazio, con risorse stanziate dal ministero delle Politiche Sociali.

Il camper, partito da Roma il 2 aprile, ha concluso il suo tour a giugno scorso sostando presso gli ospedali Sandro Pertini, Sant’Eugenio, Cto, San Pietro Fatebenefratelli, San Giovanni, Policlinico Umberto I, Casa della Salute Santa Caterina della Rosa in collaborazione con Ospedale M. G. Vannini-Istituto Figlie di San Camillo, Ospedale Fabrizio Spaziani di Frosinone, Ospedale Santa Scolastica di Cassino, Ospedale SS. Trinità di Sora, Irccs San Raffaele Roma, Piazza del Popolo di Latina in collaborazione con Ospedale Santa Maria Goretti, Ospedale Dono Svizzero di Formia, Policlinico Tor Vergata in collaborazione con il Municipio VI delle Torri.

“Come Regione siamo fermamente convinti dell’importanza della prevenzione – ha detto Alessio D’Amato, assessore alla Salute della Regione Lazio – in particolare, per le malattie croniche e della collaborazione con le associazioni dei pazienti. Il dialogo ed il confronto costante con gli enti del Terzo Settore sono uno strumento valido per assicurare la migliore cura ai pazienti ed ai cittadini”.

“Siamo convinti che le strategie di prevenzione debbano intercettare e raggiungere le persone nei luoghi di vita quotidiana – ha detto Salvatore Di Somma, Specialista in Cardiologia e direttore scientifico dell’Associazione – piazze, mercati, centri commerciali. Ogni occasione è buona per parlare di stili di vita con le persone. In questo caso i sanitari, medici e infermieri delle strutture che hanno aderito al Progetto sono usciti dalle loro strutture per incontrare, passanti, pazienti, accompagnatori. Il camper Aisc riconoscibile dal logo rosso è stato infatti localizzato all’esterno degli ospedali per offrire gratuitamente test preliminari alla diagnosi di scompenso, consigli e materiale informativo”.

Lo scompenso cardiaco “si manifesta con sintomi sfumati come l’affaticamento, la mancanza di fiato dopo sforzi anche lievi e gonfiori agli arti, ha un andamento progressivo e ingravescente ma è meno ‘spaventoso’ del ‘collega’ infarto, che infatti è molto più noto. Le manifestazioni possono avere un percorso rapido verso l’insufficienza cardiaca acuta, oppure più gradualmente, nell’arco di settimane o mesi (insufficienza cardiaca cronica) che tende a ritardare la diagnosi e il trattamento”. Ecco perché è fondamentale riconoscere il problema.

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