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Scarlattina e streptococco in aumento in Italia, la circolare

scarlattina
Gilead

In Italia “si sta registrando un aumento dei casi di scarlattina a partire da gennaio 2023, soprattutto nei bambini” sotto i 15 anni. A segnalarlo è una circolare diffusa a Regioni, Comuni, ai medici della Fnomceo, agli operatori sanitari  e alle aziende sanitarie e ospedaliere (Fiaso) dal ministero della Salute e firmata dal direttore della Prevenzione, Gianni Rezza. Un documento che analizza il fenomeno e invita a tenere alta la guardia.

Prima di tutto, dobbiamo dire che non si tratta di un’esclusiva italiana. “Nel corso del 2022 Francia, Irlanda, Paesi Bassi, Svezia e Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord hanno osservato un aumento dei casi di malattia invasiva da streptococco di gruppo A (iGAS) e in alcuni casi anche di scarlattina. L’incremento è stato particolarmente marcato nel corso della seconda metà dell’anno”, si legge nella circolare.

Alcuni Paesi dell’Ue hanno segnalato un aumento dei casi rispetto alla stagione precedente, ma con un’incidenza inferiore a quella precedente alla pandemia.

I casi “sono stati segnalati al Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc) e all’Ufficio regionale dell’Oms per l’Europa e hanno fatto seguito a un periodo di ridotta incidenza delle infezioni da streptococco di gruppo A osservato durante la pandemia di Covid-19”, precisano dal ministero. “È probabile che l’aumento dei casi nei bambini sia anche associato al recente aumento della circolazione di virus respiratori, tra cui l’influenza stagionale e il virus respiratorio sinciziale (RSV), in quanto la coinfezione di tali virus con lo streptococco di gruppo A può aumentare il rischio di malattia invasiva” da streptococco di gruppo A.

I sintomi

L’infezione da streptococco di gruppo A causa comunemente forme lievi di malattia come tonsillite, faringite e scarlattina. Lo streptococco di gruppo A (GAS) è considerato la causa più comune di faringotonsillite batterica nei bambini in età scolare, ma può colpire anche bambini più piccoli, precisa il ministero di Lungotevere Ripa.

Il picco

L’incidenza della faringotonsillite da streptococco di gruppo A, in Europa, raggiunge solitamente un picco nei mesi invernali e all’inizio della primavera. Vengono spesso segnalati focolai negli asili e nelle scuole. In rari casi i batteri possono causare un’infezione grave nota come malattia invasiva da GAS (iGAS) che può manifestarsi con batteriemia, polmonite, infezione dei tessuti molli e delle ossa (cellulite, osteomielite, fascite necrotizzante), sindrome da shock tossico streptococcico, febbre reumatica e glomerulonefrite post-streptococcica.

I bambini reduci da infezioni virali come la varicella o l’influenza sono a maggior rischio di sviluppare un’infezione da malattia invasiva da streptococco di gruppo A. 

Secondo i dati disponibili, in Europa le visite mediche per scarlattina e le notifiche di iGAS hanno raggiunto il picco nel periodo prenatalizio nel dicembre 2022, prima di diminuire nel gennaio 2023.

L’Italia

A livello nazionale, invece, si sta registrando un aumento dei casi di scarlattina a partire da gennaio 2023, soprattutto nei bambini con meno di 15 anni. L’aumento in Italia “può riflettere un inizio anticipato della stagione delle infezioni da streptococco, insieme a un aumento della circolazione di virus respiratori e a possibili co-infezioni virali che possono aumentare il rischio di malattia invasiva da streptococco di gruppo A”, ipotizzano dal ministero. Un rischio “favorito dall’aumento dei movimenti della popolazione a seguito di un periodo di ridotta circolazione” di questo patogeno durante la pandemia Covid-19.

Il rischio

Oms ed Ecdc attualmente, stimano “come basso” il rischio di malattia invasiva da streptococco di gruppo A per la popolazione generale, considerando che l’attuale aumento dei casi segnalati in alcuni Paesi europei è moderato, che i casi segnalati non sono causati da un nuovo ceppo e che la malattia è facilmente curabile con antibiotici.

In questo quadro l’Oms sottolinea l’importanza di “implementare le attività di sorveglianza”. E “suggerisce di informare la popolazione generale e gli operatori sanitari al fine di migliorare il riconoscimento precoce, la segnalazione e l’inizio tempestivo del trattamento dei casi”.

Le raccomandazioni del ministero

“È importante che le infezioni correlate a streptococco di gruppo A, quali faringotonsilliti e scarlattina, siano identificate e trattate tempestivamente con antibiotici per ridurre il rischio di potenziali complicanze”, raccomanda la circolare, e ridurre la trasmissione successiva.

I medici di medicina generale, i pediatri di libera scelta, i medici specialisti ospedalieri e territoriali “devono sospettare clinicamente una infezione da streptococco di gruppo A quando valutano i pazienti con sintomatologia compatibile, in particolare coloro che hanno presentato una precedente infezione virale (inclusa la varicella e l’influenza stagionale) e i contatti stretti dei pazienti con scarlattina o malattia invasiva da streptococco di gruppo A. Inoltre, particolare attenzione deve essere posta alle infezioni da streptococco A tra i residenti di strutture a lunga degenza, per l’aumentato rischio di malattia e decessi tra questa popolazione vulnerabil”, si legge nella circolare.

Queste infezioni “possono presentarsi inizialmente con sintomi aspecifici (febbre, stanchezza generale, perdita di appetito) e i bambini, in particolare, possono avere una rapida progressione verso una forma di malattia grave. Pertanto, i genitori dovrebbero richiedere una valutazione clinica nel caso il proprio bambino presenti sintomi preoccupanti e non migliori clinicamente”, raccomanda il ministero.

In caso di ricovero ospedaliero, devono essere implementate le misure di protezione respiratoria. Gli operatori sanitari devono sempre seguire le precauzioni standard ed eseguire una valutazione del rischio per valutare la necessità di ulteriori misure precauzionali.

Vaccinazione

“Considerato che alcune infezioni respiratorie, come influenza e varicella, possono aumentare il rischio di sviluppare malattia invasiva da streptococco di gruppo A, è opportuno valutare l’eventuale offerta della relativa vaccinazione ai conviventi e ai contatti stretti di caso (inclusi compagni di classe ed insegnanti), in base alla situazione epidemiologica e allo stato vaccinale del soggetto”, si legge nella circolare.

In caso di malattia invasiva da streptococco di gruppo A, la profilassi farmacologica per conviventi e contatti stretti non è raccomandata di routine. Tuttavia una profilassi farmacologica mirata può essere presa in considerazione per i contatti stretti a rischio per età (≥ 65 anni) o per condizioni concomitanti (es.: infezione da Hiv, varicella o diabete mellito).

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