La morte della psichiatra Barbara Capovani, uccisa a Pisa mentre lasciava il reparto di salute mentale adulti dellʼospedale Santa Chiara, ha riportato l’attenzione sulla salute mentale.
Un “tema quanto mai delicato e importante, su cui siamo impegnati già dai mesi scorsi per definire strategie e azioni per la promozione della salute mentale”. Con queste parole il ministro della Salute, Orazio Schillaci, ha annunciato la firma del decreto “per la costituzione del nuovo tavolo tecnico” sulla salute mentale, “ispirato ai valori di qualità, equità, efficienza e sicurezza”.
Cosa cambia
Rispetto al precedente il nuovo tavolo “sarà più snello – precisa il ministro – al fine di garantire efficienza ed efficacia rispetto ai temi emergenti della salute mentale e avrà il compito di potenziare la qualità dei percorsi di prevenzione, trattamento e riabilitazione oggi a disposizione dei cittadini attraverso la verifica dei criteri di appropriatezza e congruenza”.
Dalla pandemia il nostro Paese è uscito con bisogni aumentati, da questo punto di vista. “Intendiamo promuovere il miglioramento della qualità della salute mentale, in ogni fascia di età, a partire dall’individuazione delle criticità sociali, assistenziali e organizzative. Avvieremo inoltre un confronto a livello parlamentare per verificare l’adeguatezza dell’attuale normativa alle esigenze di gestione e controllo delle situazioni più difficili”, aggiunge Schillaci, al termine del confronto con esperti del settore della psichiatria e con la Direzione generale della Prevenzione del ministero della Salute.
I temi
Il tavolo tecnico si avvarrà di gruppi di lavoro incentrati su temi specifici. Tra questi: epidemiologia e prevenzione; organizzazione dei dipartimenti, personale dei servizi, sicurezza e tutela dello stress; percorsi di cura per le persone con disturbo mentale autori di reato; Rems e carcere; benessere nell’età evolutiva; genere e tutela salute mentale madre-bambino; innovazione tecnologica e digital mental health.
