Reumatologia, Antonella Celano resta alla presidenza Apmarr

Antonella Celano Fortune
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Squadra che vince non si cambia. L’Associazione Nazionale Persone con Malattie Reumatologiche e Rare (Apmarr Aps) ha eletto il nuovo consiglio direttivo per il triennio 2023-26.

L’associazione – che ha una lunga storia e oggi tutela i diritti degli oltre 5 milioni di italiani affetti da una delle più di 150 patologie reumatologiche – conferma alla guida Antonella Celano in qualità di presidente e Italia Agresta vicepresidente.

Tra i consiglieri sono stati confermati nel loro ruolo Giacomina Durante, Sonia Middei, Pamela De Rosa e Andrea Tomasini mentre fanno il loro ingresso nel direttivo i consiglieri Rosario Gagliardi, Mauro D’Antonio e Ferdinando Cedrone.

Grande la soddisfazione di Celano: “Ringrazio i soci Apmarr per aver rinnovato la fiducia nei miei confronti riconfermandomi nel ruolo di presidente. Una carica che porto avanti con orgoglio e passione al fianco delle persone affette da patologie reumatologiche”.

Le origini

Nel 1984 per sopperire alla necessità di ampliare l’offerta assistenziale nel Meridione, nacque l’Associazione Interregionale dei Malati Reumatici di Puglia, Calabria e Basilicata dalla quale, nel 2000 l’Associazione Interregionale dei Malati Reumatici di Puglia, Calabria e Basilicata fu tramutata in Apmar Onlus, Associazione Pugliese Malati Reumatici.

Nel 2011 grazie alle competenze acquisite e alla rinomata abilità operativa richiesta anche oltre i confini pugliesi, la Onlus assunse la denominazione di Associazione Persone con Malattie Reumatiche.

Dopo anni impegnati a lavorare su più fronti e in più regioni, nel 2017 l’Associazione assume la denominazione sociale di ‘Apmarr, Associazione nazionale Persone con Malattie Reumatologiche e Rare’.

Celano: parliamo con una voce unica

“Come associazione – sottolinea la presidente – siamo impegnati quotidianamente per migliorare la qualità dell’assistenza e delle cure per combattere queste patologie, organizzando campagne informative e di sensibilizzazione per favorire la diagnosi precoce e iniziative dirette alla tutela dei diritti dei milioni di pazienti, in particolare le donne, che ne sono colpiti. Il complesso periodo che stiamo attraversando pensiamo debba spingere tutti noi a una maggiore collaborazione e unità d’intenti – conclude Celano – nell’interesse di tutte le persone con patologie reumatich, facendo sentire una voce unica, forte e competente che tenga in considerazione tutte le istanze del settore della reumatologia”.

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