Pharma, Astellas acquisisce Iveric Bio per 5,9 mld di dollari

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Tempo di shopping farmaceutico nippo-americano. Il settore è quello oftalmologico. I protagonisti si chiamano Astellas Pharma e Iveric Bio. I numeri sono rilevanti: 5,9 miliardi di dollari.

Accade così che il 30 aprile la multinazionale nipponica Astellas abbia acquisito il 100% delle azioni circolanti dell’americana Iveric al valore di 40 dollari l’una, pagando un premium price del 64% rispetto al valore azionario segnato dal titolo statunitense il 31 marzo scorso.

L’operazione, riporta la nota diffusa da Astellas, è stata finanziata grazie a nuovi fondi recuperati attraverso prestiti bancari che ammontano a circa 800 miliardi di yen e liquidità circolante. Cifre che la farmaceutica giapponese conta di restituire nell’arco di cinque-sette anni senza che l’operazione “apporti alcuna modifica alla politica dei dividendi”, precisa Astellas.

Approvata all’unanimità dai consigli di amministrazione di entrambe le società, l’acquisizione sarà completata entro il terzo trimestre di quest’anno.

Ma cosa comporterà l’operazione in termini di pipleline? Grazie all’ expertise nella ricerca e sviluppo di terapie innovative nel campo dell’oftalmologia di Iveric, “riteniamo che questa acquisizione ci consentirà di offrire maggior valore ai pazienti con patologie oculari ad alto rischio di cecità”, ha affermato il presidente e Ceo di Astellas Naoki Okamura. Riferendosi in particolare al prodotto avacincaptad pegol studiato per l’atrofia geografica, cioè per la degenerazione cronica progressiva della macula che rientra nelle ultime fasi della degenerazione maculare legata all’età.

Il farmaco si è dimostrato in grado di ridurre il tasso di progressione dell’atrofia geografica nell’ambito di due studi clinici di fase III. E lo scorso febbraio ha ottenuto dalla Food and drug administration americana la valutazione prioritaria del dossier scientifico presentato, che dovrebbe determinare l’autorizzazione all’uso del medicinale entro il 19 agosto di quest’anno.

La strategia che ha guidato Astellas verso l’acquisizione di Iveric è stata dettata naturalmente anche da obiettivi finanziari. L’azienda giapponese infatti prevede che l’acquisizione di Iveric Bio contribuirà agli obiettivi di fatturato per il 2025 già fissati nel suo piano strategico aziendale 2021.

Le attese sono che il nuovo farmaco, insieme a fezolinetant (molecola utilizzata per la gestione dei sintomi da menopausa) e Enfortumab vedotin (indicato per il trattamento di pazienti adulti con cancro uroteliale localmente avanzato o metastatico che hanno precedentemente ricevuto una chemioterapia contenente platino e un inibitore del recettore di morte programmata 1 o un inibitore del ligando di morte programmata 1), sarà una vera e propria cash machine, in grado di compensare il calo di revenue dovuto alla scadenza anticipata del brevetto di enzalutamide (trattamento per il cancro della prostata metastatico ormono-sensibile) prevista entro il 2030.

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