Caldo e circolazione: dieci consigli ‘salva vene’

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Polpacci che si fanno dolenti. Caviglie che si gonfiano la sera. Prurito e arrossamenti, crampi notturni. Quando caldo e umidità eccessiva creano scompensi alla circolazione, le vene delle gambe faticano a spingere il sangue verso il cuore. Nasce così una sorta di ‘stasi’ con ristagno del sangue nelle vene stesse. Il risultato è la dilatazione dei vasi superficiali con comparsa delle temute varici. Non si tratta solo di un problema estetico, ma di una vera e propria difficoltà che col tempo crea rischi per l’apparato circolatorio. Sovrappeso e obesità contribuiscono a peggiorare la situazione, e la soluzione ottimale del deficit circolatorio va scelta caso per caso dal medico. Ma ci sono buone e cattive abitudini che possono influire sulla situazione.

Ecco, in sintesi, dieci moniti da tenere presenti.

1 – Spostiamoci spesso. La postura è fondamentale: stando a lungo in una stessa posizione, magari perché obbligati dal lavoro, possiamo influenzare negativamente il ritorno venoso. Ogni mezz’ora occorre muoversi, per favorire la circolazione e stimolare la pompa dei muscoli.

2 – Esercizi al lavoro. Piccoli movimenti aiutano la circolazione. Chi sta a lungo in piedi si ricordi di alzarsi sulle punte dei piedi almeno per due minuti ogni ora. Per chi è seduto via libera alla pedana poggiapiedi, ricordando di sollevare le gambe almeno per un quarto d’ora più volte.

3 – Passeggiate in acqua. Sfruttate l’estate, in piscina o al mare, per fare regolarmente acquagym. Così i muscoli del polpaccio, che aiutano le vene a ‘spingere’ il sangue verso l’alto, lavorano al meglio. Anche nuotare aiuta, così come vanno bene esercizi specifici in palestra.

4 – Tavola a colori. Non dimenticate mai il valore dei vegetali per l’alimentazione estiva, sia per perdere peso sia per offrire composti che aiutano la salute delle vene. Via libera ai peperoni e, tra i frutti, fragole, mirtilli e altri prodotti del sottobosco ricchi di bioflavonoidi.

5 – Acqua a volontà. L’idratazione è fondamentale per favorire il benessere dei vasi, specie se si suda molto. Bevete acqua, limitando invece il sale che porta a trattenere i liquidi. Da proibire è il fumo, che ha un’azione profondamente negativa sulle strutture dell’apparato circolatorio.

6 – Occhio ai tacchi. Prima di pensare alla moda pensate alla salute se dovete scegliere le calzature. Camminando non poggiate sulla punta del piede e, per le donne, non esagerate con il tacco: l’ideale è stare intorno ai due centimetri e mezzo.

7 – Rispettate le “curve”. La curvatura naturale del piede è basilare per favorire la spinta del sangue dal basso e quindi facilitare il lavoro delle vene delle gambe. Ricordate che esiste l’arco plantare, fatto per aiutarci: se il piede è ‘piatto’ chiedete all’ortopedico cosa fare.

8 – Inclinate il letto. Per non affaticare le vene, la notte, meglio riposare con i piedi più in alto del capo. Inclinate il letto o l’intero materasso in modo che le estremità inferiori rimangano sollevate di 15-20 centimetri. Ma niente cuscini sotto le gambe: non create angoli sulle caviglie.

9 – Indumenti che non stringono. Mettete da parte cinture eccessivamente strette, jeans attillati, tute elasticizzate e leggings fascianti. Ciò che stringe troppo all’altezza dell’inguine aumenta il lavoro delle vene delle gambe e tende a limitare il ritorno del sangue.

10 –  Calze elastiche su misura. Così si contrasta l’aumento della pressione all’interno dei vasi e si accelera il flusso del sangue: Indossatele bene, in base alle indicazioni. Ricordate che sono più strette intorno alla caviglia, dove occorre la massima spinta propulsiva.

 

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