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Donne d’impatto, non solo sui social

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I numeri dei loro social media potrebbero trarvi in inganno, ma non sono influencer.  Sono 5 donne che con i loro progetti filantropici, giornalistici o imprenditoriali provano a innovare usando scientemente Instagram e il potere dei media come veicolo per informare, sensibilizzare e attivare il cambiamento. Hanno background, competenze ed esperienze differenti. Sentiremo a lungo parlare di loro.

Eva Geraldine Fontanelli
Goooders

Dopo una carriera internazionale come editor per le principali riviste internazionali di moda, e l’attività di ambasciatrice di moda sostenibile, in collaborazione con le Nazioni Unite, decide di fondare ‘Goooders’. Si tratta di un marketplace di prodotti sostenibili, che mira a dare voce alle artigiane e alle imprenditrici di tutto il mondo ma che funge anche da acceleratore di progetti ad alto impatto sociale.

Goooders da poco si è anche unita alle iniziative della Smily Academy per supportare 100 donne indigene e i loro rispettivi 10 progetti di economia rigenerativa, stipulando una partnership con il Forum delle Popolazioni indigene. L’iniziativa compartecipa al raggiungimento dell’obiettivo di sviluppo sostenibile n.12 (garantire modelli sostenibili di produzione e di consumo).

Giulia Lapertosa
Carriere.it

Imprenditrice in ambito formazione, consulente e TedxSpeaker. Assieme a Luca La Mesa ha fondato Carriere.it, la piattaforma online che permette a migliaia di persone di tenere allenate le proprie competenze e aggiornarsi con i migliori professionisti del settore a prezzi accessibili. Attualmente migliaia sono gli utenti iscritti, e Carriere è stata anche premiata come Best Knowledge Business italiana, per la capacità di erogare formazione di alta qualità insieme all’impatto sociale. Con il suo progetto imprenditoriale, Lapertosa contribuisce a SDG n.4 (fornire un’educazione di qualità, equa ed inclusiva, e opportunità di apprendimento per tutti).

Corinna De Cesare
ThePeriod

Giornalista, autrice, scrittrice e podcaster. Dopo una decennale esperienza al Corriere della Sera, ha fondato thePeriod, la newsletter che vuole rileggere i fatti con una lente femminista e intersezionale. ThePeriod oggi è un progetto editoriale a tutto tondo con sito web, produzione di contenuti, podcast ed eventi e una fanbase di più di 12mila persone. Oggi si tratta della fonte di informazione più autorevole per quanto concerne le sfide delle pari opportunità.

Il progetto di De Cesare contribuisce al raggiungimento dell’obiettivo n. 5 dell’Agenda 2030 dell’Onu sullo sviluppo sostenibile, ovvero “raggiungere l’uguaglianza di genere ed emancipare tutte le donne e le ragazze”.

Benedetta Paravia

Angels

Artista poliedrica e multipotenziale, Paravia non solo è l’italiana più nota negli Emirati Arabi con diverse esperienze nel mondo della musica, della moda e della conduzione tv, ma con la sua organizzazione umanitaria ‘Angels’ supporta i minori vittime di guerra in tutto il mondo. Princess Bee, il nome con cui è nota negli Emirati, ha provveduto tramite la sua associazione all’assistenza sanitaria ed economica di centinaia di minori gravemente feriti provenienti da zone di guerra. Benedetta Paravia è stata inoltre ufficialmente candidata per concorrere a ricoprire il ruolo di ambasciatrice italiana per l’Unesco.

Con le sue attività Angels contribuisce al goal n. 3 (assicurare la salute e il benessere per tutti e per tutte le età) e al n. 16 (promuovere società pacifiche e inclusive orientate allo sviluppo sostenibile, garantire a tutti l’accesso alla giustizia e costruire istituzioni efficaci, responsabili e inclusive a tutti i livelli).

Giulia Innocenzi
Food for profit

Giornalista, conduttrice e saggista, specializzata in inchieste giornalistiche relative al mondo giovanile e al maltrattamento animale. Un passato da attivista sul tema dell’eutanasia con l’associazione Luca Coscioni prima, e poi con l’Ong Avaaz.org su numerose sfide afferenti ai diritti umani. La sua ultima docu-inchiesta ‘Food for profit’ di cui è autrice, voce e co-produttrice è un viaggio tra gli allevamenti intensivi europei per denunciare la condizioni disumane di maltrattamento animale; il legame tra benessere animale e salute umana e il ruolo delle lobby della carne presso le istituzioni europee. Non manca inoltre una denuncia rispetto alle condizioni di sfruttamento dei lavoratori impiegati negli allevamenti oggetto delle riprese, e la call to action finale per invitare a perseguire una dieta vegetale e all’esercizio consapevole del proprio diritto di voto, in vista delle europee del prossimo giugno.

Un progetto divulgativo che mira a scuotere le coscienze collettive, e invitare all’azione individuale per modificare lo status quo. ‘Food for profit’ contribuisce al raggiungimento di numerosi goal, tra cui l’Sdg 3 (assicurare la salute e il benessere per tutti e per tutte le età) e Sdg 8 (incentivare una crescita economica duratura, inclusiva e sostenibile, un’occupazione piena e produttiva ed un lavoro dignitoso per tutti).

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