Maturità 2023, la guida: per la memoria fate come ai Mondiali

maturità studentessa

Il D-Day si avvicina: il 21 giugno iniziano gli esami di Maturità, con la prima prova scritta. Quella del 2023 è una Maturità diversa rispetto alle versioni degli anni di Covid-19: il voto sarà espresso in centesimi, ma sono al massimo 40 i punti attribuibili al percorso scolastico (i maturandi già sanno con quanti sono stati ammessi). Dunque in ‘palio’, nel corso delle diverse prove, ci sono ben 60 punti.

Cambia anche la composizione della commissione d’esame, che è mista: un presidente (esterno) più tre membri esterni e altrettanti interni. Dal momento che questi sono giorni di studio e ripasso per la gran parte dei 536.008 maturandi (dati Mim), Fortune Italia ha chiesto a una serie di specialisti alcuni consigli per sfruttare al meglio gli ultimi giorni a disposizione. In questo primo approfondimento, ecco l’analisi di Italo Farnetani, ordinario di Pediatria dell’Università Ludes – United Campus of Malta e studioso di cronobiologia. Ma di che si tratta?

Come un Mondiale

Come possono intuire gli studenti del Liceo classico, la cronobiologia – dal greco χρόνος chrónos ‘tempo’ e da biologia (‘studio della vita’) – è una branca della biologia che studia i fenomeni periodici (ciclici) negli organismi viventi e il loro adattamento ai relativi ritmi solare e lunare. Anche se non ce ne accorgiamo, il nostro organismo è un meccanismo complesso.

“Ebbene, iniziamo a pensare alla Maturità come ai Campionati del mondo: occorrono preparazione specifica e allenamento idoneo. L’ideale è stilare un programma  che tenga conto delle necessità e delle caratteristiche dell’organismo dello studente”, suggerisce Farnetani.

Come si calcola il voto

Se per molti l’obiettivo è semplicemente superare gli esami di Maturità, per tanti studenti esistono delle soglie di voto accettabili, sotto le quali non si vorrebbe scendere. Le prove scritte saranno valutate in ventesimi. Anche nel caso dell’orale la commissione potrà assegnare fino a 20 punti. Questi voti, andranno poi a sommarsi con i crediti accumulati durante gli anni scolastici (quelli resi noti al momento dell’ammissione) e a un eventuali 5 punti bonus, che la commissione potrà decidere se assegnare o meno. In base a quali criteri? Essere stati ammessi all’esame con almeno 30 crediti e aver totalizzato almeno 50 punti nelle prove scritte.

Occhio alla sveglia

Come massimizzare, allora, gli ultimi giorni di ‘allenamento alla Maturità’? “I sistemi biologici mutano nell’arco delle 24 ore. L’obiettivo è quello di sincronizzarli in base agli orari in cui si sosterrà l’esame. Considerando che le prove scritte in genere iniziano alle 8.30 – dice Farnetani – lo studente nei giorni precedenti deve abituarsi a svegliarsi in modo che, dopo aver fatto colazione, alle 8.30 possa iniziare a studiare. In questo modo l’organismo si abituerà a entrare in piena funzionalità all’ora giusta. E questo è già un vantaggio, perché permette allo studente di essere pronto per l’inizio delle prove scritte”.

Non saltare la colazione

“E’ importante che lo studente faccia la prima colazione, che purtroppo è adeguata solo per uno studente su tre”, raccomanda il pediatra. “Il 33% la consuma in modo insufficiente e un altro terzo dei ragazzi non la fa proprio”. Questo è il primo elemento da correggere.

“Tutti devono fare un’abbondante prima colazione. Altrimenti è come se avessimo studiato per nulla: non avremo l’energia sufficiente per far funzionare il cervello. La prima colazione è imprescindibile, poi sarà opportuno che i maturandi si portino dietro lo spuntino di metà mattinata, proprio per continuare a dare  principi nutritivi al cervello per garantirne il funzionamento”.

Liberi a tavola

La buona notizia è che “durante la preparazione degli esami di maturità – assicura l’esperto – lo studente deve mangiare quello che vuole. E questo vale per la colazione, per lo spuntino di metà mattinata ma anche per il pranzo, la merenda o la cena”. Un modo per caricarsi di energia, ma anche “rilassarsi e sfruttare tutti i valori positivi dello stare a tavola. Pertanto nei giorni precedenti all’esame di maturità niente prova costume e niente limitazioni”, dice il pediatra.

Il ripasso e le ore ideali per le diverse materie

Veniamo ora alla distribuzione giornaliera delle materie da studiare. “Fino alle 10.00 l’organismo non è entrato a pieno regime. Pertanto lo studente dovrebbe iniziare a studiare dalle 8.30 ma fino alle 10.00 dovrà concentrarsi su aspetti che impegnano meno a livello di ragionamento e attività mentale. Consiglio pertanto di dedicarsi alla preparazione della relazione sull’alternanza scuola-lavoro e di altri testi in Powerpoint”, afferma il pediatra.

Memoria a breve termine

Dalle 10 alle 13.00 “prevale la memoria a breve termine, cioè si ha una grande attività di ragionamento con una minore memorizzazione – continua Farnetani – E’ il momento di dedicarsi a materie come matematica, fisica, chimica, biologia, latino, greco, filosofia, economia, costruzioni, estimo, marketing. All’una consiglio di smettere e di consumare un pasto”.

L’ora delle nozioni

“Dalle 15.00 alle 17.00 si ha la massima capacità di memorizzare i concetti e le nozioni – continua l’esperto – Questo perché prevale la memoria a lungo termine, cioè è il periodo per imparare le nozioni che serviranno per rispondere alla domande. E’ utile privilegiare storia, italiano, lingua straniera, arte, agraria, zootecnica, informatica, geografia”.

Nottate sui libri?

Per quanti hanno stilato un programma serrato e si tengono in piedi con vagonate di caffè, ecco una doccia fredda. “Dalle 17.00 in poi la capacità di memorizzare e decresce progressivamente. Dopo le 20.00 è a un livello eccessivamente basso, ecco perchè consiglio di riservare alle prime ore del pomeriggio lo studio più impegnativo e, progressivamente, di ridurre la difficoltà delle materie con il passare delle ore. Ma alle 20.00 si deve smettere: le nottate – sottolinea Farnetani – sono inutili, creano soltanto stress psichico e fisico”.

Meglio uno stop, una cena e “una passeggiata con gli amici. Sconsiglio invece l’uso eccessivo di smartphone, tablet e schermi. E’ necessario fare attività fisica proprio per abbattere lo stress e arrivare carichi e preparati alla Maturità”, conclude il pediatra, raccomandando di evitare notti in bianco sui libri, overdose di prodotti energizzanti, caffaina, alcol o fumo.

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