Allattamento al seno, la durata ideale

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La durata dell’allattamento al seno è, nella cultura occidentale e in particolare nella nostra, estremamente variabile e condizionata da molti fattori personali, ambientali, educativi, ma anche da clinici, magari in soggetti che hanno minore, o maggiore, produzione di latte.

Se però vogliamo affidarci alla scienza, vi sono indicazioni ben precise e supportate da dati sperimentali. Secondo una grande metanalisi del 2012 (Optimal duration of exclusive breastfeeding. Cochrane Database Syst Rev. ) il periodo ottimale dell’allattamento al seno esclusivo riduce il rischio infantile di gastrointestinale e infezioni del tratto respiratorio senza alcun effetto negativo su crescita infantile, ed è sensibilmente più protettivo e favorevole rispetto a 3-4 mesi di allattamento al seno o alla alimentazione mista per i successivi 2 o 3 mesi. 

È comunque riconosciuto da noi specialisti, che per le mamme l’esclusivo allattamento al seno si associa ad una ripresa ritardata delle mestruazioni e, in una piccola ma precisa metanalisi svolta in Honduras e pubblicata su Nutrition nel 2001, risulta in una maggiore perdita di peso materna.

Va comunque ribadito che tutte le principali organizzazioni mediche, come l’American Academy of Family Physicians. Breastfeeding,  l’American College of Obstetricians and Gynecologists. Il Department of Health. Infant Feeding Recommendation, raccomandano un allattamento al seno per i primi 6 mesi di vita. L’Oms dal 2003 addirittura raccomanda allattamento al seno continuato fino a 2 anni di età od oltre, ma le raccomandazioni dell’Oms debbono essere sempre prese con le pinze, perché danno indicazioni a una popolazione mondiale e non si può stabilire la stessa regola per una donna di Milano e una di Ouagadougou, capitale del Burkina Faso. In una società occidentale vale quindi attenersi alle raccomandazioni dei nostri luoghi. Consideriamo, al massimo, che l’American Academy of Pediatrics raccomanda l’allattamento al seno per il primo anno di vita, continuando per tutto il tempo che desiderino la madre e il figlio.

Va ricordato che i consigli e l’intervento del medico, anche in epoca prenatale, possono aumentare l’inizio dell’allattamento al seno e la sua durata.  Va infatti offerto un supporto per l’allattamento al seno alle donne che hanno avuto un cesareo, o un contatto ritardato con il loro bambino. Assicurandosi che il tiralatte sia delicato e maggiormente disponibile per le donne che sono state separate dai loro bambini, e dando precise istruzioni su come usarli.

Occorre incoraggiare la frequenza e la durata dell’allattamento al seno senza restrizioni. Rassicurare le donne sulla fornitura di latte materno e aiutarle a guadagnare fiducia. Avvisare le donne che i bambini smetteranno di nutrirsi quando saranno soddisfatti. 

Rassicurare le madri sul breve disagio all’inizio delle poppate nei primi giorni. Che lascino morbido il seno durante l’allattamento. Notino come il bambino si attacca, che abbia la bocca spalancata. Che non si veda l’areola sia sotto il mento che sopra il capezzolo. Se il bambino non si attacca in modo efficace, consiglia di stuzzicare le labbra con il capezzolo per aprire la bocca. Avvisare le donne dei segni che un bambino si sta nutrendo con successo: la deglutizione è udibile e visibile; c’è una suzione ritmica sostenuta; le braccia e le mani del piccolo sono rilassate; la bocca è umida.

Numerosi studi ormai confermano una estrema positività della relazione primaria e del “rispecchiamento” tra madre e bambino durante un regolare e prolungato allattamento naturale. Il contatto precoce pelle a pelle migliora i risultati dell’allattamento al seno. Il contatto pelle a pelle è, anzi, fondamentale. In una meta-analisi Cochrane, si è dimostrato come il precoce del contatto pelle a pelle, anche con l’allattamento al seno a 1-4 mesi dopo il parto e l’aumento dell’allattamento al seno totale di circa 6 settimane presenta risvolti nettamente positivi su ogni ambito.  Sulla base di questi dati, il Nice e l’American College di ostetrici e ginecologi ci ha guidato a far sì che, adesso, noi ginecologi ordiniamo che tutti i bambini sani siano posti alla nascita pelle a pelle con le loro madri per almeno 1 ora.

In conclusione, pur senza un obbligo assoluto, la raccomandazione di portare se possibile l’allattamento esclusivo a circa 6 mesi dovrebbe essere presa con attenzione.

*Claudio Giorlandino, ginecologo e Direttore Scientifico Istituto di ricerca Altamedica

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