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Sciroppo contaminato, il caso Naturcold

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Si tinge di giallo e di nero il caso del prodotto Naturcold commercializzato nello stato africano del Camerun per combattere i sintomi di febbre e influenza nei bambini per il quale l’Organizzazione mondiale della Sanità (Oms) ha emesso un’allerta per la presenza di contaminazione da glicole dietilenico.

Il giallo è quello dell’azienda produttrice che compare sulle confezioni del medicinale col nome di Fraken International di nazionalità inglese, ma che non risulta iscritta al registro delle imprese Uk. Il nero riguarda i presunti decessi di 12 bambini avvenuti a seguito dell’assunzione del medicinale proprio nello Stato africano.

L’allarme sulle possibili alterazioni dello sciroppo per bambini era stato lanciato a metà marzo, attraverso una segnalazione diretta dal Camerun all’Oms. Che ricevette i campioni del prodotto medicinale da analizzare presso i propri laboratori solo il 27 giugno.

Ebbene, le ricerche sui componenti del farmaco hanno evidenziato concentrazioni di glicole dietilenico molto superiori ai limiti di legge: 28,6% contro 0,10%.
Il rischio collegato alla presenza in grandi quantità di glicole dietilenico è elevato perché la sostanza non è solo tossica per l’organismo determinando dolore addominale, vomito, diarrea, alterazioni dello stato mentale fino a seri danni renali, ma può avere anche effetti letali, evidenzia la nota di Oms. Che mette in allerta chiunque dall’assunzione di Naturcold.

Naturalmente le indagini di Oms continuano, soprattutto per capire quale sia l’origine della contaminazione del prodotto e come esso sia arrivato sul mercato africano. Potenzialmente anche attraverso canali commerciali “informali”. Che, tradotto, significa clandestini.

Quanto è certo, però, è che non si tratta del primo caso di questo tipo ad assurgere agli onori della cronaca. Già nell’ottobre 2022 Oms aveva emesso un altro messaggio di allerta che aveva come protagonisti sempre prodotti per uso pediatrico, in molti casi sciroppi: Promethazine Oral Solution, Kofexmalin Baby Cough Syrup, Makoff Baby Cough Syrup e Magrip N Cold Syrup. Scenario un altro Stato africano, il Gambia. Produttore questa volta l’azienda indiana Maiden Pharmaceuticals. Agenti contaminanti glicol dietilenico e glicole etilenico, sempre oltre i limiti di legge.

Ancora, a novembre dello scorso anno, le autorità regolatorie indonesiane segnalarono ben otto prodotti – Termorex syrup (lotto AUG22A06), Flurin Dmp syrup, Unibebi Cough Syrup, Unibebi Demam Paracetamol Drops, Unibebi Demam Paracetamol Syrup, Paracetamol Drops (prodotto da PT Afi Farma), Paracetamol Syrup (mentat) (prodoto da PT Afi Farma) e Vipcol Syrup – contenenti percentuali pericolose per la salute sempre di glicole etilenico dietilenico. Insomma il caso dello sciroppo contaminato in Camerun potrebbe non essere l’ultimo.

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