Il penultimo fine settimana di luglio vede un’Italia divisa in due: al Nord molte città con bollino verde – complice il maltempo e le grandinate che abbiamo già visto in Veneto e in Brianza – mentre al Centro-Sud Caronte bis colora di rosso intenso numerosi centri urbani. In particolare per sabato 22 luglio il bollettino caldo del ministero della Salute segna in verde Bolzano, Brescia, Milano, Torino, Trieste, Venezia e Verona.
In giallo Bologna e Genova, mentre le altre 18 città sono caratterizzate dal bollino rosso, che indica condizioni di emergenza (ondata di calore) con possibili effetti negativi sulla salute di persone sane e attive, non solo sui sottogruppi a rischio come gli anziani, i bambini molto piccoli e le persone affette da malattie croniche.Domenica 23 luglio sarà una giornata ‘fotocopia’, con caldo torrido al Centro-Sud, mentre il Nord ‘respirerà’, in attesa di una nuova risalita delle temperature.
Caldo, mercoledì di fuoco: la circolare per i pronto soccorso
Il codice calore nei Pronto soccorso
Intanto non mancano nella cronaca le segnalazioni di malori da caldo, anche sul lavoro. L’Inail e il Cnr puntano sulla prevenzione: in occasione del seminario su “Cambiamenti climatici e lavoro: ricerca scientifica e progetti di intervento” a Roma, è stato presentato il progetto “Worklimate 2.0″, mettendo a disposizione sul sito www.worklimate.it alcune mappe con le previsioni delle aree geografiche italiane a maggior rischio da caldo, dove le temperature supereranno i 35 gradi, colorandole di rosso.
Non solo. Dopo la raccomandazione del ministero della Salute, il Policlinico di Bari si è dotato di un fast track per i pazienti con ‘codice calore. È stato istituito dall’azienda ospedaliero universitaria e resterà attivo in tutto il periodo dell’emergenza. Sarà aperto tutti i giorni dalle 8 alle 20 ed è stato affidato ai medici delle unità operative di pneumologia e gastroenterologia.
“Il sistema di fast track – ha spiegato il direttore generale del Policlinico Giovanni Migliore – consentirà un più rapido accesso ai pazienti che necessitano di assistenza, ma che non presentano condizioni di gravità tale da richiedere l’alta intensità di cura. L’obiettivo è quello di alleggerire il carico di lavoro dei professionisti di pronto soccorso durante questa emergenza dovuta alle alte temperature, che sta portando a un aumento degli accessi in ospedale”.
