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Attività fisica salva cuore, protegge da aritmie e ictus

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Buone notizie per chi progetta a settembre di tornare in palestra o dedicarsi a qualche sport. Dal Congresso europeo di Cardiologia Esc 2023 arrivano infatti nuove prove a sostegno dei benefici dell’attività fisica regolare per la salute del cuore. Questa volta la notizia viene da uno studio internazionale condotto su oltre 15.000 persone: una buona forma fisica è collegata a una minore probabilità di sviluppare fibrillazione atriale e ictus. Considerato che le malattie cardiovascolari restano la prima causa di morte in Italia, lo studio è molto interessante.

I malanni del cuore

La fibrillazione atriale è il disturbo del ritmo cardiaco più comune: secondo le stime, colpisce oltre 40 milioni di persone in tutto il mondo. Stando agli esperti, un europeo su tre svilupperà una fibrillazione atriale nel corso della propria vita. Inoltre per questi pazienti il rischio di ictus è cinque volte maggiore rispetto ai coetanei.

Lo studio

Condotto a Taiwan, lo studio ha incluso 15.450 soggetti senza fibrillazione atriale sottoposti a un test su tapis roulant tra il 2003 e il 2012. L’età media all’epoca era di 55 anni e il 59% del campione era composto da uomini. La forma fisica è stata valutata utilizzando il protocollo Bruce, in cui ai partecipanti veniva chiesto di camminare più velocemente e con una pendenza maggiore in fasi successive, ciascuna di tre minuti. La forma fisica è stata calcolata in base al tasso di dispendio energetico raggiunto dai partecipanti e misurata in Met.

Poi tutti i soggetti sono sono stati seguiti per intercettare eventuali casi di fibrillazione atriale, ictus, infarto e morte. I ricercatori hanno analizzato le associazioni tra forma fisica e fibrillazione atriale, ictus ed eventi avversi cardiovascolari maggiori, tenendo conto anche di fattori che possono influenzare la salute del cuore, tra cui età, sesso, livelli di colesterolo, funzionalità renale, precedenti ictus, ipertensione e farmaci assunti.

L’effetto della forma fisica sul cuore

Nel coso di 137 mesi, 515 partecipanti (3,3%) hanno sviluppato fibrillazione atriale. Ebbene, una miglior forma fisica è risultata associata a un rischio ridotto per il cuore. In particolare ogni aumento del Met nel test sul tapis roulant è stato associato a un rischio inferiore dell’8% di fibrillazione atriale, del 12% di ictus e del 14% di eventi avversi cardiovascolari maggiori.

“Si è trattato di uno studio ampio, con una misurazione oggettiva della forma fisica e oltre 11 anni di follow-up – ha commentato l’autore dello studio, il dottor Shih-Hsien Sung dell’Università Nazionale Yang Ming Chiao Tung di Taipei, Taiwan – I risultati indicano che mantenersi in forma può aiutare a prevenire la fibrillazione atriale e l’ictus”. Una motivazione in più per metter mano a tuta e scarpe da ginnastica.

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