Sembra farsi più vicina la firma del nuovo contratto di medici, veterinari e dirigenti sanitari. Dopo che la lunga trattativa si era interrotta ai primi di agosto con un nulla di fatto, le posizioni tra Aran e sindacati parrebbero meno distanti.
In vista della ripresa del confronto Anaao Assomed e Cimo-Fesmed si dicono infatti “pronti alla firma” se saranno accolte “le nostre proposte su orario di lavoro e fondi”. A preoccupare i principali sindacati dell’area “la carenza di risorse per il futuro contratto nazionale 2022-2024. Per questo oggi – spiegano – non siamo disposti a cedere sul miglioramento delle condizioni di lavoro”.
Quello attualmente al centro delle trattative, che riprenderanno il 5 settembre, è un contratto scaduto da 2 anni e molto atteso dalla categoria, che riguarda 120mila medici e 14mila dirigenti sanitari.
Anaao Assomed e Cimo hanno consegnato all’Aran guidata da Antonio Naddeo delle proposte congiunte che, in caso di accoglimento, consentiranno di arrivare rapidamente alla firma di un accordo.
I nodi
I nodi fondamentali da sciogliere sono gli stessi che hanno portato le sigle a non accettare il testo proposto a luglio e a rimandare tutto a settembre: l’orario di lavoro e i fondi contrattuali, il servizio fuori sede, la rappresentatività e il patrocinio legale.
L’idea dei sindacati è chiara: per tentare di frenare la fuga dei professionisti dalla sanità pubblica occorre migliorare le condizioni di lavoro e la qualità della vita di medici e dirigenti sanitari. Impedendo alle Aziende di pretendere gratuitamente centinaia di migliaia di ore di lavoro extra-orario, anche attraverso l’utilizzo improprio delle risorse stanziate per ciascun fondo contrattuale.
La manovra
Aspetti che, sottolineano i sindacati, assumono un’importanza ancor più strategica alla luce delle anticipazioni sulla prossima manovra finanziaria, che non solo continuerà a ignorare la grande crisi del Servizio sanitario nazionale negando i 4 miliardi necessari a garantirne la sopravvivenza, ma che non sarà nemmeno in grado di adeguare all’inflazione gli stipendi dei dipendenti della Pubblica amministrazione nei contratti relativi al triennio 2022-2024.
“Considerato il clima positivo in cui si è svolta l’ultima riunione in Aran e tenendo presente l’ampia disponibilità dimostrata più volte dalla controparte – dichiarano Pierino Di Silverio, segretario Anaao Assomed e Guido Quici, presidente della Federazione Cimo-Fesmed – siamo certi che giungeremo rapidamente a un accordo che soddisfi le esigenze dei professionisti. In caso contrario continueremo in ogni sede possibile, a partire dal tavolo Aran, il nostro percorso sindacale affinché i diritti dei medici e dei dirigenti sanitari, da troppo tempo ignorati, vengano finalmente riconosciuti e rispettati”. Per capire da che parte soffia il vento, non resta che attendere il 5 settembre.