Salute e cultura: i vincitori del Premio Zanibelli 2023

Premio Zanibelli
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Ci sono due ex aequo fra i vincitori dell’XI edizione del Premio Letterario Angelo Zanibelli ‘La Parola che cura’: si tratta di “I cura cari” di Marco Annichiarico e “Io e Spider-Man” di Mattia Villardita.

Il concorso, ideato e promosso da Sanofi in memoria di Angelo Zanibelli, è stato protagonista di una serata di gala all’Ambasciata di Francia, ospitato dal nuovo ambasciatore Martin Briens. “La salute – ha sottolineato Briens, ricordando l’importanza della ricerca e del sostegno ai malati interessa e preoccupa tutti noi, è al centro della nostra vita”. Ecco perchè è utile ascoltare le esperienze di vita “messe nero su bianco”.

Protagoniste del premio storie di cura e di salute, esperienze dirette di persone con una malattia o di chi se ne prende cura, forti del valore della narrazione come strumento terapeutico e di sensibilizzazione sociale. Un riconoscimento che, ha spiegato Marcello Cattani, presidente e Ad di Sanofi Italia, “vuole essere un ponte fra salute, innovazione e cultura. I tempi sono foschi e questo può avere ripercussioni su molti aspetti, come abbiamo già visto dopo la pandemia e con la guerra in Ucraina. Ma c’è un valore che non deve essere stravolto: la solidarietà. L’Italia – ha poi sottolineato Cattani – è importante per Sanofi: continueremo il nostro percorso di innovazione per il Paese. E il Premio Zanibelli è per noi motivo d’orgoglio”.

Una giuria composta da personalità di spicco del mondo della politica, della cultura, della sanità e del giornalismo ha assegnato i premi alle opere edite e i premi speciali che connotano il concorso. A presiederla ancora una volta Gianni Letta (“farò di tutto per continuare ad esserci”, ha detto con una battuta), che quest’anno è stato anche premiato come “Personaggio dell’anno”.

Fra i temi affrontati in questa edizione, l’adolescenza sofferente e difficile in quest’epoca post pandemia e il suo esatto opposto, la terza età. Unione e senso di comunità per vincere le sfide del presente, anche quelle legate alla salute collettiva, e infine, riscatto sociale e dedizione, dalla narrazione di chi affronta la malattia e la vive con coraggio e rispetto.

Le opere edite

Per la categoria narrativa, hanno vinto ex aequo, “I cura cari” (Einaudi, 2022) di Marco Annichiarico, un libro che racconta della malattia di Alzheimer e di come questa viene vissuta nel tenero rapporto tra madre e figlio e “Io e Spider-Man” (Salani editore, 2022) di Mattia Villardita, che racconta non solo come si può cambiare pelle per aiutare gli altri, ma indaga la responsabilità e la sofferenza che indossare una maschera comporta.

Tra le proposte di Saggistica premiato, “Il cervello degli adolescenti” (Giunti editore, 2022) di David Bueno, un libro con l’obiettivo di illustrare come funziona la mente di un adolescente durante i grandi cambiamenti che questa fase di vita porta con sé. Il passaggio dai comportamenti tipici dell’infanzia, all’acquisizione di quelli da adulto rivela la sua estrema vulnerabilità.

Per la categoria Illustrati il premio è andato a “Lucille degli acholi” (Il Castoro, 2022) di Ilaria Ferramosca e Chiara Abastanotti. Il racconto è quello del grande sogno di una donna di diventare chirurgo, sfidando i pregiudizi della sua epoca.

L’opera inedita

Se bastasse l’amore” di Arianna Giutti è il libro inedito vincitore di questa edizione. Verrà pubblicato da Piemme. Scelto dalla giuria tra le candidature racconta di come una madre vive la malattia dell’anoressia di cui la figlia è affetta, toccando anche i temi di suicidio e difficoltà di accesso alle cure.

Menzione speciale della giuria

La menzione speciale della giuria è andata a “Alzheimer. Non spiegare, non discutere, non contraddire” (Goware, 2022) di Antonella Notarelli: racconta della forza, volontà e competenza che occorrono per affrontare la malattia di Alzheimer sia in veste di paziente che di caregiver. Un insieme di comportamenti concreti su come affrontare e gestire i molti aspetti di questa malattia.

Premio “La Parola che Cura”

Il premio viene attribuito ogni anno ad un’associazione di pazienti per l’attività di comunicazione e divulgazione sulla sua patologia di riferimento e le problematiche ad essa connessa. Quest’anno la giuria ha premiato l’associazione ADMO – Associazione donazione midollo osseo. Con la campagna “Il tipo giusto”, si vuole sensibilizzare il pubblico sulla donazione di midollo osseo e lo si vuole informare sulla estrema importanza di questa pratica.

Premio “Personaggio dell’anno

Attribuito dalla giuria a una personalità che si è particolarmente distinta per l’impegno e la responsabilità sui temi della salute, il premio è stato conferito all’ex segretario del Consiglio dei ministri della repubblica italiana Gianni Letta.

Premio “Il valore del Partenariato pubblico-privato”

Un riconoscimento, rivolto espressamente ai giovani neolaureati, che punta a valutare il pensiero analitico, la capacità di indagine e di approfondimento degli studenti, chiamando a produrre un elaborato sul tema “Il valore del Partenariato pubblico-privato”: Noemi D’Altri sarà inserita come tirocinante presso il Dipartimento di Public Affairs di Sanofi Italia e collaborerà con un Tutor aziendale, in supporto ai progetti con le Istituzioni nazionali e regionali.

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