Aifa, Gemmato: “Un mesetto e sarà più performante”

Marcello Gemmato
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Dopo un’attesa durata un anno, la nuova Agenzia italiana del farmaco (Aifa) appare in dirittura d’arrivo. “Siamo agli sgoccioli. Servono alcune limature, ma nell’arco di un mesetto dovremmo avere la nuova Aifa, più performante”. A dirlo è stato il sottosegretario alla Salute Marcello Gemmato, nel corso di un incontro al ministero sul nuovo Piano nazionale malattie rare, organizzato con il patrocinio di Uniamo. 

“A dicembre di un anno fa ho presentato un emendamento al decreto Calabria” per il rinnovamento e la semplificazione dell’organizzazione dell’Agenzia, ha ricordato Gemmato. Che poi, parlando a margine con la stampa, ha ribadito a Fortune Italia che il “mesetto” servirà anche per affrontare il tema del rinnovamento delle figure apicali. Anche se non parliamo tanto di “nomi, quanto di funzioni”, ha precisato Gemmato.

Le novità in arrivo

A distanza di vent’anni dalla sua istituzione, dunque, la riforma Aifa si appresta a diventare realtà. Nei giorni scorsi una seduta straordinaria della Conferenza Stato-Regioni ha dato parere favorevole alla modifica del decreto interministeriale 20 settembre 2004 , n. 245 , recante norme sull’organizzazione e il funzionamento dell’Agenzia di via del Tritone.

Tra i pilastri della riforma è previsto “il superamento della diarchia direttore generale-presidente” che in passato, ha ricordato Gemmato, più volte ha ostacolato il lavoro dell’Agenzia.

L’eliminazione della figura del direttore generale – con il presidente che assume la responsabilità legale dell’Agenzia – e il confluire delle due commissioni tecniche-consultive in un’unica Commissione scientifico-economica (con l’istituzione delle figure del Direttore amministrativo e del Direttore tecnico-scientifico), dovrebbero portarci a “un’Aifa al passo coi tempi – ha sottolineato Gemmato – più snella e in grado di garantire l’universalismo che è il grande valore del nostro Servizio sanitario nazionale”.

Il valzer delle nomine

Intanto nei giorni scorsi il Consiglio di Stato ha trasmesso il suo parere sul regolamento che contiene le norme sulla nuova Aifa. Nel parere, come riferisce ‘Quotidiano Sanità’, si osserva che “le modifiche introdotte appaiono, nel loro complesso, coerenti e conformi alla norma primaria di cui costituiscono attuazione”. Inoltre il Consiglio di Stato evidenzia che all’art.7, “relativamente al comma 3, va segnalato che la previsione che, con opzione volta a volta rimessa al decreto ministeriale di nomina, l’incarico di Presidente possa essere conferito in termini non esclusivi non appare congrua, in ragione della particolare delicatezza dello stesso e degli alti rischi di conflitti di interesse. Si suggerisce di valutare l’eliminazione dell’inciso, generalizzando, in termini non derogabili, la regola di esclusività”.

Limature forse, come ha detto Gemmato. Intanto è già partito il valzer delle nomine: sul piatto i nomi del Direttore amministrativo e del Direttore tecnico-scientifico, insieme ai membri della Commissione ‘unica’ scientifico-economica. Quanto al presidente, in molti scommettono sulla conferma di Giorgio Palù. L’auspicio è che si faccia in fretta, ma si scelga anche bene. Perchè un’Agenzia più performante è nell’interesse dei cittadini e un anno di attesa non è passato senza effetti. 

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