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Tumori, prevenirli e curarli salvando il cuore

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Bisogna essere chiari: paura e scaramanzia che tengono lontano dagli screening anti-cancro non ci fanno bene. Basti pensare che il 40% dei casi di tumore può essere evitato. In che modo? Seguendo stili di vita sani (no al fumo, dieta corretta e attività fisica costante), come dimostrano ormai centinaia di studi scientifici. Inoltre è importante tenersi sotto controllo aderendo alle campagne di screening: oggi una diagnosi precoce è cruciale per poter affrontare e trattare al meglio i tumori. Che purtroppo, come sottolineano dall’Associazione italiana di oncologia medica, sono in aumento.

Di prevenzione, ma anche dei successi nel trattamento, torniamo a parlare in vista del World Cancer Day. L’Ospedale Sant’Andrea-Sapienza di Roma ha infatti eseguito, lo scorso dicembre, un complesso intervento da primato in un paziente con neoplasia polmonare infiltrante l’atrio cardiaco. Gli specialisti hanno eliminato il tumore ricostruendo la camera cardiaca. Dunque la chirurgia fa importanti passi avanti, ma contro i tumori resta fondamentale la prevezione.

I numeri

In Italia, nel 2023, sono state stimate 395.000 nuove diagnosi: nel post pandemia stiamo assistengo a un’ondata di casi, se si considera che, in tre anni, l’incremento è stato di 18.400 diagnosi (erano 376.600 nel 2020).

L’impegno degli oncologi

Prevenzione oncologica significa parlare chiaro e favorire l’adesione agli screening e la vaccinazione contro il virus Hpv, che può portare all’eradicazione dei tumori correlati. “Siamo convinti che solo grazie a una forte collaborazione con le Istituzioni si possano trasmettere i messaggi della prevenzione a tutti i cittadini”, hanno detto gli oncologi Francesco Perrone (presidente Aiom Associazione italiana di oncologia medica) e Saverio Cinieri (presidente di Fondazione Aiom). “Ridurre il carico di malattia è un dovere per una società scientifica come Aiom. Dobbiamo sempre più impegnarci perché la prevenzione diventi, anche attraverso la collaborazione con i medici di famiglia, uno strumento quotidiano a partire dai banchi di scuola, per avere adulti sani”.

Obiettivi su cui Aiom ha avviato una collaborazione con la Direzione della Prevenzione del ministero della Salute.

L’intervento da primato

Sul fronte dei trattamenti, parliamo dell’operazione al Sant’Andrea: protagonista un uomo di 68 anni con un tumore nella parte inferiore del polmone di destra che invadeva l’atrio sinistro del cuore. I medici hanno asportato il tumore per poi sostituire parte della camera cardiaca con una protesi biologica in grado di integrarsi perfettamente nel tessuto muscolare.

Un delicato intervento che, in precedenza, era stato sempre eseguito con la contestuale asportazione dell’intero polmone. Per la prima volta la ricostruzione del cuore ha consentito di salvare l’integrità anatomica e funzionale della vena polmonare superiore e soprattutto di preservare i due terzi sani del polmone di destra.

L’equipe al lavoro/Credits: Ospedale Sant’Andrea

L’intervento, durato circa 5 ore, è stato eseguito da una équipe multidisciplinare in circolazione extra-corporea. Il cuore è stato fatto ripartire non appena terminata la completa ricostruzione con protesi. Il paziente è stato dimesso dopo due settimane, in ottime condizioni, fanno sapere i sanitari.

“La Chirurgia Toracica si conferma un’eccellenza del Sant’Andrea e dell’Università Sapienza. Siamo orgogliosi del lavoro che l’equipe guidata da Erino Angelo Rendina svolge quotidianamente non soltanto per i pazienti della nostra Regione”, ha sottolineato il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca. 

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