Trapianti, il record in 60 ore al Bambino Gesù di Roma

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Ben 5 trapianti in 4 giorni a Roma, che hanno permesso di salvare cinque giovani vite che attendevano anche da anni un nuovo organo. È accaduto all’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù nell’arco di circa 60 ore, grazie alla generosità di due donatori, un adulto e un bambino. A beneficiarne giovani e giovanissimi pazienti per i quali l’intervento è stato salvavita. Ma vediamo meglio come si è svolta questa maratona in due tappe.

Tra il 28 e il 29 febbraio i primi tre trapianti, con organi prelevati da un bambino, i cui genitori hanno acconsentito all’espianto. Parte del fegato e i due reni hanno raggiunto tre pazienti ricoverati al Bambino Gesù. In particolare la parte sinistra del fegato è andata ad una bambina di 5 anni, con cirrosi biliare secondaria ad atresia delle vie biliari, in lista di attesa da quattro mesi.

I reni sono andati a una ragazza di 18 anni, con nefronoftisi, e a un’altra ragazza di 17 anni, con rene policistico e idronefrosi ostruttiva. Erano in dialisi e in lista d’attesa, rispettivamente, da 37 e 28 mesi. L’equipe di prelievo ha iniziato a opera il 28 febbraio alle ore 4:30, mentre il 29 alle ore 14:30 è stato completato il secondo trapianto di rene. Fin qui siamo a 34 ore.

Gli altri due trapianti sono stati realizzati in contemporanea tra il 1 e il 2 marzo, con un fegato prelevato da un adulto. L’organo è stato trasportato al Bambino Gesù e connesso alla macchina di perfusione ipotermica ossigenata. Durante la perfusione è stata effettuata una procedura di split liver: la suddivisione del fegato nel lobo destro e sinistro, che sono stati trapiantati in contemporanea a due giovani pazienti. Si tratta di una bambina di otto anni, affetta da epatite fulminante, in lista di attesa da 2 giorni. E una ragazza di 14 anni, affetta da malattia di Wilson, in lista di attesa da 50 giorni. In questo caso, la sequenza di trapianti è iniziata il giorno 1 marzo alle ore 6:00 e terminata il 2 alle ore 6:40, per un totale di 25 ore.

“Un grande lavoro di coordinamento e dedizione professionale – ha commentato Sergio Giuseppe Piccardo, responsabile Anestesia, Rianimazione e Comparti Operatori del Bambino Gesù  – che non sarebbe stato possibile senza la generosità dei donatori e delle loro famiglie. È loro che dobbiamo ringraziare per un gesto di grande altruismo che ha donato una nuova vita a 5 giovani pazienti”.

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