Eli Lilly a Sesto Fiorentino, viaggio nel polo toscano dell’insulina

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Lo stabilimento di Sesto Fiorentino di Eli Lilly Italia è diventato un esempio virtuoso di integrazione con il territorio in cui sorge l’azienda farmaceutica. Dal polo toscano esce la metà della produzione mondiale di insulina della multinazionale.

Tre porte gialle separano il mondo esterno dall’area in cui, a Sesto Fiorentino, i minuziosi passaggi di una rigorosa catena di montaggio danno vita ai prodotti del colosso farmaceutico Eli Lilly Italia. L’edificio grigio, parte di un complesso produttivo di 83mila metri quadrati, è uno dei più grandi stabilimenti per la produzione di farmaci biotecnologici in Italia. Ma l’insulina da Dna ricombinante che esce dal polo di Sesto viaggia ben oltre il confine nazionale e per il 98% trova il suo spazio nei mercati europei ed extraeuropei. Numeri che si sono tradotti in un primato per l’azienda, riconosciuta da Farmindustria come leader in Italia tra le farmaceutiche per l’export. “Copriamo più di 70 Paesi, tutti i principali mercati nel mondo, dagli Stati Uniti, al Sud America, ma anche Russia fino alla Cina”, spiega il direttore del sito di produzione Eli Lilly Italia Cristiano Demolli. “Abbiamo una capacità produttiva di 250 milioni di cartucce di insulina e più di 75 milioni di autoiniettori per il dosaggio di questo farmaco per il trattamento del diabete”. Demolli ne parla nel giorno in cui l’azienda compie 60 anni in Italia. Sessant’anni nei quali lo stabilimento di Sesto è diventato un esempio virtuoso di integrazione con il territorio in cui sorge.

Lilly infatti “è inserita in una rete di grandi esperienze nel mondo dell’industria farmaceutica e del life science”, afferma il sindaco di Firenze Dario Nardella. “Se noi riusciamo a proteggere, a far crescere questo ecosistema, diamo un grande apporto al sistema Paese che a mio avviso sta soffrendo l’assenza di una strategia ben chiara sulle politiche sanitarie e sulla politica dell’industria farmaceutica perché nella ricerca privata il settore farmaceutico rappresenta la punta più avanzata”.

Con oltre 500 mln di euro investiti negli ultimi 14 anni nel sito di produzione di Sesto Fiorentino, Lilly gioca un ruolo chiave per la crescita del territorio in cui opera: con oltre 1100 dipendenti in tutta Italia, per ogni dipendente si creano almeno 6 posti di lavoro nell’indotto. “Se noi oggi bloccassimo gli stabilimenti produttivi di Eli Lilly Italia a Sesto Fiorentino, improvvisamente verrebbe a mancare la metà della produzione mondiale di insulina dell’azienda”. Un dato che “impressiona”, e che Nardella ha voluto sottolineare perché “non stiamo parlando di una grande azienda in un deserto, ma di un pilastro che ha accanto altri pilastri”.

 

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