Roma vola coi vaccini ma affonda nei rifiuti

rifiuti Monteverde
Aboca banner articolo

Cosa c’entrano i rifiuti con i vaccini? Domanda legittima. La riposta è: molto poco, specie per chi vive a Roma. In questi mesi abbiamo visto una campagna vaccinale anti-Covid ottimamente organizzata (con la possibilità di scegliere prodotto e struttura) superare – nel Lazio – quota 3 milioni e 300 mila somministrazioni. Con Open day nei giorni festivi, cortesia e professionalità degli operatori, ma anche grande attenzione per i fragili. D’altra parte abbiamo continuato a vedere cassonetti bruciati o traboccanti di rifiuti.

Insomma, a Roma la campagna vaccinale funziona (alla grande), mentre la raccolta dei rifiuti no. Un fenomeno non certo nuovo, che si riacutizza nella stagione calda. Quando le montagne di rifiuti a cielo aperto si trasformano in ‘calamite’ per gabbiani, roditori e persino cinghiali. Di seguito una foto scattata, come quella a corredo dell’articolo, stamattina in via Gandiglio (zona Monteverde).

rifiuti Roma

Lungo tutta la via i cassonetti sono in questo stato: circondati o sormontati di rifiuti di vario genere (recentemente è apparso anche uno scaldabagno). Gli abitanti si spostano da giorni nelle zone vicine per fare la differenziata. E hanno più volte contattato l’Ama, segnalando la presenza di rifiuti ingombranti e di sacchetti e spazzatura varia sul marciapiedi. Senza esito. Anzi, alla fine è arrivato addirittura il consiglio di fare una pec e mandare la segnalazione ai giornali. Ebbene, eccoci qua.

La situazione è francamente intollerabile: dai cassonetti si levano odori nauseabondi e le battaglie fra gabbiani e topi non rassicurano sul piano della salubrità. Tanto che più volte in questi anni l’Ordine dei medici di Roma è intervenuto paventando rischi sanitari. Un servizio al collasso, pagato a caro prezzo (la tariffa per i rifiuti per gli abitanti della Capitale è anche aumentata nel 2020).

I romani sembrano essersi assuefatti a questo malcostume. E sopportano in silenzio mentre la Capitale d’Italia – come si legge anche sul ‘Corriere della Sera’ – per luglio rischia una nuova emergenza rifiuti (come se ora la situazione fosse normale).

Ma che sta succedendo? Dopo la chiusura del Tmb Salario nel 2018, Roma ha iniziato a ‘esportare’ i suoi rifiuti, ma il 30 giugno l’Emilia Romagna smetterà di accoglierli. Nel frattempo, va avanti un duro scontro fra Regione e Comune, dopo la bocciatura del Tar dell’ordinanza-ultimatum del presidente Nicola Zingaretti. Che ha rilanciato con una diffida: se entro 60 giorni il Comune non presenterà il piano impiantistico, scatterà il commissariamento.

Ai cittadini non interessa chi risolverà il problema: vogliono che sia risolto. E presto. E se l’assessore alla Sanità del Lazio Alessio D’Amato ha provato senza ombra di dubbio che a Roma è possibile organizzare ottimamente un’operazione complessa come la campagna vaccinale anti-Covid, non possiamo pensare che non sia possibile gestire meglio la questione rifiuti.

ABBIAMO UN'OFFERTA PER TE

€2 per 1 mese di Fortune

Oltre 100 articoli in anteprima di business ed economia ogni mese

Approfittane ora per ottenere in esclusiva:

Fortune è un marchio Fortune Media IP Limited usato sotto licenza.