Variante Delta, il monito di Speranza e l’arma in più

Covid Speranza
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Mentre cresce l’allarme per la variante Delta, l’Italia rinuncia alle mascherine all’aperto. Ma la parola d’ordine per l’intero Paese, ormai in zona bianca, è: non abbassare la guardia. Consapevoli che “le mascherine restano fondamentali”. E che stavolta “abbiamo un’arma in più, e quell’arma è il vaccino“.

Il monito arriva dal ministro della Salute Roberto Speranza, a margine della visita alla Casa della Salute ‘Le Piagge’ di Firenze.

La variante Delta di Sars-CoV-2 “sta crescendo in tutta Europa. L’agenzia europea Ecdc ci dice che con tutta probabilità nel giro di qualche settimana sarà prevalente in Europa, e quindi anche in Italia. E questo ci deve spingere ad essere ancora più attenti: a continuare il contact tracing, a continuare il tracciamento, a investire sul sequenziamento e a continuare a rispettare quelle regole essenziali che ci hanno consentito di piegare la curva in tante stagioni”.

Perché il pericolo è chiaro, ovvero che – complice la maggior contagiosità della variante Delta – si ripeta quanto visto nei mesi scorsi: dopo l’allentamento, i casi tornano a salire all’improvviso, e noi a richiuderci. Un’altalena di aperture e chiusure ormai intollerabile per molti italiani, e per l’economia del Paese.

Ma “oggi siamo più forti: abbiamo un’arma in più, e quell’arma è il vaccino – ha ricordato Speranza – Nella giornata di oggi l’Italia supererà 50 milioni di dosi somministrate“. Un dato molto rilevante.

Allora dobbiamo “insistere, perché anche con le varianti la vera arma che abbiamo sono le vaccinazioni. Ringrazio tutti gli italiani che si sono vaccinati”, ha detto Speranza. Avendo, pensiamo, bene in mente i circa 2,6 mln di italiani over 60 che ancora non lo hanno fatto. E che rischiano di alimentare la circolazione del virus nel nostro Paese, pagandone oltretutto il prezzo più alto.

Quanto al nodo delle forniture, “il commissario Figliuolo è stato molto chiaro, il nostro obiettivo è arrivare alla fine dell’estate avendo dato una dose di vaccino a tutti gli italiani che lo vogliono”. E i numeri presentati dal commissario “ce lo consentono”, ha aggiunto Speranza.

Il ministro, sempre molto cauto in questi ultimi mesi, ha invitato a guardare i numeri di Covid-19 in Italia, “che in epidemia sono la cosa più
importante: avevamo quasi 30 mila persone n ospedale, ora in tutta Italia sono 1.700, avevamo 3.800 persone in terapia intensiva, oggi ne abbiamo poco meno di 300, questo significa un crollo del 90%”.

Insomma, ci troviamo con un “quadro molto migliore rispetto alle passate settimane. Ma lo ribadisco, non significa che la partita e’ vinta. Abbiamo bisogno ancora di cautela, di prudenza e di gradualità”, ripete come un mantra.

Recuperiamo spazi di libertà, e per me è molto bello che oggi tutta l’Italia sia in bianco. Abbiamo qualche libertà in più anche nell’utilizzo delle mascherine, che però restano fondamentali”, ammonisce Speranza. Ricordando che dobbiamo “tenere alta l’attenzione, anche per la presenza delle varianti”.

Con la speranza che la nostra arma in più, il vaccino, sia l’antidoto giusto, in grado di interrompere il cerchio ed evitare il ripetersi di nuove ondate di Covid-19.

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