G20, le 5 richieste del dg Oms ai leader

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Non potevano non partire dalla pandemia da Covid-19 le 5 richieste del direttore generale dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) ai leader del G20. Tedros Adhanom Ghebreyesus, che stamani ha aperto la sua seconda giornata a Roma con il lancio della monetina a Fontana di Trevi, cita qualche numero e ribadisce le sue preoccupazioni per una campagna vaccinale a velocità troppo diverse: “L’equità vaccinale non è beneficenza”, sottolinea con forza.

Ma vediamo i 5 punti del Dg Oms. “Ho cinque richieste. Innanzitutto, risolvete la crisi dei vaccini e ponete fine alla pandemia. Da quando vi siete incontrati virtualmente a Riyadh l’anno scorso, sono state somministrate 7 miliardi di dosi di vaccino. I Paesi a basso reddito, la maggior parte dei quali in Africa, hanno ricevuto solo lo 0,4% di quei vaccini; più dell’80% è andato nei paesi del G20. Comprendiamo e sosteniamo la responsabilità di ogni governo di proteggere il proprio popolo. Ma l’equità vaccinale non è beneficenza; è nell’interesse di ogni Paese”.

“Accogliamo con favore il vostro sostegno agli obiettivi dell’Oms di vaccinare il 40% della popolazione di tutti i Paesi entro la fine di quest’anno e il 70% entro la metà del 2022. Ma 82 Paesi rischiano di non raggiungere tale obiettivo. Per la maggior parte, la barriera è l’offerta insufficiente. Chiediamo a quei Paesi che hanno già raggiunto il 40% di cambiare i programmi di consegna del vaccino con Covax e Avat”.

E allora ecco i 5 punti: “Vi chiediamo di sostenere la produzione locale di vaccini in Africa. Chiediamo a quei Paesi che hanno promesso di donare vaccini di mantenere le loro promesse, il più urgentemente possibile”.

In secondo luogo, “chiediamo di finanziare completamente l’Access to Covid-19 Tools Accelerator, che ha bisogno di 23,4 miliardi di dollari nei prossimi 12 mesi per portare test, trattamenti e vaccini dove sono più necessari”.

In terzo luogo il dottor Tedros guarda al futuro, chiedendo di “sostenere un’ambiziosa task force congiunta finanza-salute del G20, collegata a un fondo per ulteriori finanziamenti destinati alla preparazione e alla risposta alle pandemie, con chiari collegamenti con l’Oms, come sottolineato in precedenza dalla cancelliera Merkel”.

Quarto punto: adottare “un trattato o un accordo internazionale radicato nella costituzione dell’Oms. E, quinto, investire in un‘Oms rafforzata, autorizzata e finanziata in modo sostenibile, al centro dell’architettura sanitaria globale”.

“Quando ci siamo incontrati meno di un anno fa, 1,5 milioni di persone avevano perso la vita a causa di Covid-19. Un anno dopo il bilancio è di 5 milioni. Quanti altri moriranno, in questa e nelle future epidemie?”, si chiede il dg.

“La risposta è nelle vostre mani – assicura il dottor Tedros ai leader del G20 – Risolvere la crisi dei vaccini; finanziare completamente l’Act Accelerator; Istituire la task force e il fondo; adottare un trattato o un accordo internazionale; e rafforzare l’Oms”.

Temi che Ghebreyesus ha affrontato anche con il presidente del Consiglio Ue. “Ho avuto il piacere di discutere con il presidente del Consiglio Ue Charles Michel della necessità di una collaborazione globale strutturale per rispondere e prevenire le future pandemie. Abbiamo convenuto che il summit del G20 a Roma è un’opportunità unica per gettare le basi per un mondo più sicuro e più sano”. Un ottimo desiderio per il lancio della monetina nella fontana di Trevi, insieme a quello di tornare a Roma.

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