All’Humanitas l’Artificial Intelligence Research Award

colonscopia
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Prestigioso riconoscimento per l’Humanitas di Rozzano. La Società Europea di Endoscopia Gastrointestinale Esge, in collaborazione con Medtronic, ha annunciato i vincitori del premio Artificial Intelligence (AI) Research Award Phase I 2020: un riconoscimento nato per supportare la ricerca sull’intelligenza artificiale applicata al campo della colonscopia.

Tra i vincitori, l’Istituto Clinico Humanitas di Rozzano, che si è aggiudicato cinque moduli di endoscopia intelligente GI Genius™ e 8mila Euro. Il centro milanese ha ottenuto l’ambito AI Research Award grazie allo studio Certain, con l’obiettivo di determinare l’eventuale effetto sinergico derivante da meccanismi complementari di miglioramento della detection (maggiore esposizione della mucosa e maggior riconoscimento delle lesioni inquadrate).
Un risultato premiato con un riconoscimento che intende essere anche un sostegno concreto, pensato per le unità ospedaliere di gastroenterologia che stanno affrontandole le gravi conseguenze di Covid-19.

Si stima infatti che la pandemia abbia ritardato la diagnosi di cancro del colon-retto per 83.000 pazienti europei, portando ad un aumento in quest’anno dei casi di cancro all’intestino. Nel solo Regno Unito, ad esempio, è stato stimato che questi ritardi potrebbero portare a un aumento dei decessi per cancro del colon-retto del 16,6% nei prossimi 5 ann. Per quanto riguarda il cancro intestinale, una diagnosi precoce permette di arrivare fino a percentuali di sopravvivenza di cinque anni del 90% dei casi, percentuali che scendono drammaticamente (10%) quando la diagnosi arriva tardi.

“In Italia c’è una sfida post-Covid che metterà a dura prova i servizi di endoscopia e che in Humanitas vogliamo accompagnare con la Ricerca”, commenta il vincitore del premio per la ricerca, Marco Spadaccini, specialista in Malattie dell’apparato digerente all’interno del Dipartimento di Gastroenterologia dell’Istituto Clinico Humanitas. “Lo studio Certain consente di valutare se l’aggiunta di un dispositivo denominato Endocuff Vision – che permette di aumentare la superficie di mucosa esposta durante la colonscopia – possa determinare un ulteriore beneficio rispetto ad una colonscopia effettuata utilizzando un dispositivo di AI che già supporta l’endoscopista nel riconoscere le lesioni inquadrate sullo schermo”.

“E’ importante sottolineare – continua Spadaccini – che questo è il primo studio che utilizza la colonscopia assistita da un’AI come standard diagnostico. Si tratta, inoltre, dell’unico progetto italiano premiato nel primo round nell’AI Award e questo è un riconoscimento del lavoro fatto dalla nostra unità operativa nell’uso delle nuove tecnologie dell’AI in campo medico con lo scopo di migliorare la qualità della colonscopia e ridurre l’impatto del tumore del colon retto”, conclude lo specialista.

L’AI gioca un ruolo fondamentale nella diagnosi e nella prevenzione: aiutando gli endoscopisti a eseguire colonscopie con maggiore precisione, può ridurre la loro “variabilità delle prestazioni”. Questo dovrebbe garantire colonscopie di alta qualità anche nell’attuale fase della pandemia, caratterizzata da forte pressione esercitata sulle strutture sanitarie. In particolare, GI Genius™, il modulo di endoscopia con Intelligenza Artificiale di Medtronic, aumenta le possibilità di rilevare il cancro del colon-retto. Ma come funziona? In una fase iniziale viene caricato con oltre 13 milioni di immagini di polipi di varie forme e dimensioni, così da creare un algoritmo. Durante una colonscopia, quando lo strumento rileva un polipo avvisa il medico con una segnalazione sullo schermo, agendo così come un osservatore “virtuale” della procedura e con la capacità di individuare anche polipi molto sottili, più piccoli, più piatti o parzialmente nascosti in una piega dell’intestino.

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