Covid, dall’inizio allo Spallanzani alla primavera di speranza

Covid Spallanzani
Aboca banner articolo

Dalla lunga paura, alla speranza di uscire dall’incubo Covid con la primavera, anche grazie all’effetto della ‘variante Omicron’. Mentre già si discute di una ‘revisione’ delle misure anti-Covid, con l’approssimarsi della scadenza – a fine gennaio – di una serie di restrizioni, incluso l’obbligo di mascherine all’aperto.

L’anniversario, quest’anno, dell’arrivo della coppia cinese allo Spallanzani di Roma vuole segnare un momento di svolta nella pandemia. E lo fa anche attraverso le parole scelte dai medici e scritte a mano sul cartello mostrato dai sanitari: “Da non abbiate paura a primavera di speranza“, è l’esportazione di medici e sanitari dell’istituto di via Portuense, guidati da Francesco Vaia.

La telefonata da un hotel nel rione Monti, che segnalava due ospiti appartenenti a un gruppo di turisti cinesi con febbre e altri sintomi portò, di fatto, in Italia la lotta alla pandemia. E questo mentre un virus che sembrava remoto era, invece, già presente in Italia, come ci mostrarono poi i fatti di Codogno.

L’Italia, da un giorno all’altro, si è svegliata al centro della pandemia (che l’Oms ha aspettato a lungo a dichiarare), si è chiusa in casa ed è finita davanti agli occhi del mondo, mentre proprio allo Spallanzani si lavorava al sequenziamento del virus (e si salvava la coppia cinese). Medici e infermieri in prima linea, stremati dalla fatica, mentre i cori dai balconi facevano coraggio a un Paese sgomento, che ha riscoperto il valore del suo Servizio sanitario nazionale.

“Ci sentiamo fortunati. Mandiamo un ringraziamento all’Italia, che ci ha accolto e curato, anche nostra figlia ha trovato in quei giorni una casa ospitale. Noi siamo stati l’inizio di questa storia, di cui speriamo si possa scrivere presto la fine”, hanno scritto i primi pazienti Covid in Italia, in un messaggio dalla Cina letto ieri.

Una speranza condivisa dai medici. E anche l’ultimo bollettino quotidiano de ministero della Salute conferma un calo dei nuovi casi Covid: 137.147 in 24 ore (ma le vittime sono ancora tante: 377). “Oggi – ha detto Vaia – siamo a buonissimo punto grazie ai vaccini. Pensiamo sia arrivato il momento di mitigare le misure e che lo strumento vaccino ci permetta di dire che la partita sia quasi finita. Dobbiamo arrivare ad una dose di richiamo annuale. Nella variante Omicron assume il carattere di un virus stagionale. Inutile pensare a quarta, quinta dose. Pensiamo ad un prodotto annuale aggiornato, a partire dai fragili“.

“Siamo in una fase di plateau – ha precisato Alessio D’Amato, assessore alla Sanità della Regione Lazio – attendiamo nelle prossime settimane una discesa, che potrebbe essere anche repentina come avvenuto in altri Paesi prima di noi. In questa fase è importante raggiungere quante più persone con la dose booster e continuare con le prime dosi. A metà febbraio puntiamo di arrivare nel Lazio al 90% di popolazione con la terza dose“.

Intanto per domani si aspetta il provvedimento che riscriverà le regole anti-Covid, a partire dalla scuola. In arrivo inoltre la proroga della durata del Green pass per chi ha ricevuto la terza dose, ma anche, secondo le anticipazioni, una misura tanto osteggiata: la proroga delle mascherine all’aperto.

L’ordinanza delle mascherine all’aperto è, infatti, in scadenza a fine gennaio. Dopo, come scrive ‘Il Messaggero’, valgono le regole dei colori delle regioni. E dunque solo i cittadini di Basilicata, Molise e Umbria, in zona bianca, potrebbero eliminare le mascherine all’aperto da febbraio. L’orientamento, però, sarebbe quello di una conferma della misura, almeno fino a quando la temperatura della pandemia non scenderà davvero. Nel ‘mirino’ anche il sistema dei colori delle regioni e la riapertura delle discoteche, mentre da febbraio scattano le sanzioni per gli over 50 non vaccinati.

ABBIAMO UN'OFFERTA PER TE

€2 per 1 mese di Fortune

Oltre 100 articoli in anteprima di business ed economia ogni mese

Approfittane ora per ottenere in esclusiva:

Fortune è un marchio Fortune Media IP Limited usato sotto licenza.