Le terapie più attese del 2022

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Non più solo Covid. La farmacologa Amelia Filippelli analizza le novità più promettenti all’interno di uno scenario inedito, con candidati farmaci indirizzati verso bersagli diversi. La versione completa di questo articolo è disponibile sul numero di Fortune Italia di febbraio 2022.

DOPO UN 2021 SEGNATO, inevitabilmente, da farmaci e vaccini contro Covid-19, le novità più importanti in ambito farmaceutico attese per quest’anno lasciano un po’ da parte la lotta alla pandemia. Nel mirino tornano le malattie croniche che impattano sensibilmente sulla salute pubblica (e sui conti della sanità), come cancro, disturbi del sistema nervoso centrale, malattie cardiovascolari, artrite e anche malattie rare. Per queste e altre patologie, Fierce Biotech ha stilato una top 10 dei candidati farmaci da tenere d’occhio nel 2022.

Non solo nuovi potenziali farmaci, ma anche composti già in uso che potrebbero essere autorizzati per altre indicazioni. Ne parliamo con Amelia Filippelli, professore ordinario di Farmacologia clinica e direttore della Scuola di specializzazione Farmacologia e tossicologia clinica presso l’Università degli Studi di Salerno. “Mi fa molto piacere che nella lista ci siano farmaci per patologie soprattutto legate all’invecchiamento, che colpiscono un gran numero di persone”, sottolinea l’esperta. “Patologie magari non gravi ma invalidanti, e che gravano fortemente sui sistemi sanitari nazionali”.

Come l’osteoartrite, contro la quale Novartis sta sperimentando un nuovo farmaco, Lna043, un agonista dell’angiopoietina 3 che potrebbe rappresentare la prima terapia farmacologica per l’osteoartrite che affronta il danno cartilagineo sottostante che si verifica nella malattia, spingendo le cellule delle articolazioni a rigenerare la cartilagine tramite somministrazione per iniezione direttamente nell’articolazione interessata. “Malattie come questa sembravano senza una soluzione, nel senso che mai nessuno era andato oltre antidolorifici e antinfiammatori”, osserva Filippelli.

Tra le patologie che impattano di più sulla salute pubblica troviamo anche l’ipertensione. I numeri sono eclatanti, basti pensare che colpisce una persona su quattro solo negli Stati Uniti. Su questo fronte potrebbero arrivare buone notizie dai farmaci basati sull’interferenza dell’Rna (Rnai), o silenziamento genico.

Alnylam e Novartis stanno testando zilebesiran, farmaco che prende di mira l’angiotensinogeno, parte di un sistema ormonale che regola la pressione sanguigna e l’equilibrio dei liquidi nel corpo. “Per l’ipertensione abbiamo già diversi farmaci a disposizione – ricorda Filippelli – tuttavia circa il 25% dei pazienti è resistente alle cure. Questo farmaco è promettente, anche perché è progettato per essere somministrato con una iniezione due o quattro volte l’anno e non quotidianamente, come nelle comuni terapie solitamente prescritte”.

La versione completa di questo articolo è disponibile sul numero di Fortune Italia di febbraio 2022. Ci si può abbonare al magazine di Fortune Italia a questo link: potrete scegliere tra la versione cartacea, quella digitale oppure entrambe. Qui invece si possono acquistare i singoli numeri della rivista in versione digitale.

 

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