vaccini
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La campagna vaccinale diffusa in maniera capillare sul territorio italiano ha determinato una drastica riduzione dei ricoveri ospedalieri, delle ospedalizzazioni nelle terapie intensive e una limitazione delle misure per il contrasto alla diffusione dell’infezione da Sars-CoV-2, permettendo un graduale ritorno alle attività lavorative e produttive.

L’attività di prevenzione mediante somministrazione dei vaccini (mRna, a vettore virale) si è dimostrata essenziale e l’efficacia della copertura si è confermata anche nei confronti della variante Omicron. Inoltre, la ricerca in questo campo sta continuando e ha portato anche allo sviluppo di vaccini basati su altre tecnologie come i frammenti proteici.

A oggi oltre l’80% della popolazione italiana è stata vaccinata e oltre il 60% di essa ha completato il ciclo vaccinale primario, composto da ciclo primario standard (due dosi) più dose addizionale a distanza di almeno 28 giorni dall’ultima dose (terza dose). La somministrazione della cosiddetta terza dose è stata talmente importante da portare sia a un aggiornamento delle indicazioni sull’intervallo temporale, passando dalla somministrazione dopo un intervallo minimo di almeno sei mesi ad uno di almeno quattro mesi (120 giorni) dalla seconda dose o dall’ultima positività, sia a un’estensione della platea vaccinale destinataria di tale dose di richiamo a partire dai 12 anni d’età.

Visto il parere del Comitato tecnico-scientifico del 18 febbraio 2022, l’Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa) ha emanato in data 20 febbraio 2022 una circolare relativa alle indicazioni sulla somministrazione della quarta dose (dose di richiamo) nei soggetti con marcata compromissione della risposta immunitaria che hanno già ricevuto la terza dose.

La quarta dose di vaccino è rivolta a soggetti immunocompromessi per condizioni legate alla patologia di base o a trattamenti farmacologici e ai soggetti sottoposti a trapianto di organo solido. È stata dimostrata la necessità del richiamo per tali soggetti, infatti in tali pazienti lo sviluppo della risposta anticorpale anti-Covid-19 risulta limitato e di più breve durata.

Solo il vaccino a mRna è raccomandato per tale dose, la cui somministrazione va effettuata ad un intervallo minimo di almeno 120 giorni dalla terza dose. La Nota del Commissario straordinario del 21 febbraio 2022 prevede di somministrare a partire dal prossimo 1° marzo 2022 quest’ulteriore dose di vaccino come richiamo.

I risultati dei trial clinici hanno dimostrato un profilo di sicurezza favorevole, per cui i rischi potenziali derivanti dall’uso dei vaccini sono considerati minimi. Tuttavia, questi medicinali sono soggetti a monitoraggio addizionale, quindi in particolare gli operatori sanitari sono tenuti alla segnalazione di qualsiasi sospetta reazione avversa. Il completamento della campagna vaccinale dovrebbe essere realizzato in breve tempo, perché non è esclusa la comparsa di nuove varianti del virus e, sebbene lo stato di emergenza terminerà il prossimo 31 marzo, sarà necessario mantenere una copertura anticorpale adeguata alla realtà epidemica contingente.

*Amelia Filippelli, docente di Farmacologia presso l’Università degli Studi di Salerno

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