Generazione travolta: l’impatto Covid sugli adolescenti

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Sono gli adolescenti i più colpiti a livello psicologico dalla pandemia. Tra disordini alimentari, ansia e autolesionismo. L’analisi di Claudio Mencacci e l’esigenza di investire su screening mirati. La versione completa di questo articolo è disponibile sul numero di Fortune Italia di marzo 2022

Chiusi in casa per mesi, spesso soli, per ore davanti a uno schermo del pc. Privati di compleanni, uscite, litigi, persino del compagno di banco e del primo bacio. Covid-19 ha rubato ai nostri adolescenti due anni di vita. E non è un caso che proprio i ragazzi siano la fascia di popolazione che “ha espresso maggior sofferenza in pandemia. Abbiamo visto che i sintomi di depressione sono cresciuti in maniera significativa: uno su quattro ha sintomi depressivi e uno su cinque di ansia. Questo perché gli adolescenti sono stati colpiti in una fase della vita cruciale, in cui vengono plasmate le modalità attraverso le quali stabiliamo le relazioni affettive e sociali”, sottolinea Claudio Mencacci, co-presidente della Società italiana di Neuropsicofarmacologia e direttore emerito di neuroscienze e salute mentale all’Asst Fatebenefratelli-Sacco di Milano.

I ragazzi in pandemia “hanno dovuto subire a lungo una serie di deprivazioni, che hanno impedito loro di sperimentare quel laboratorio di socialità tipico di questa età, oltretutto vivendo situazioni somatiche legate a uno stato di grande allarme e paura. Quando prendiamo una decisione, infatti, l’esito negativo spesso si associa a una sensazione somatica spiacevole. Dopodiché quella situazione genererà un segnale automatico di allarme, che ci porterà a restringere le possibili scelte”. Così il mondo dei nostri figli finisce per contrarsi ulteriormente. “Ci troviamo di fronte a una generazione che per due anni tra alti e bassi, ma soprattutto bassi, ha vissuto uno stato di iper-allerta e paura. Proprio perché non hanno tracce del passato, questi ragazzi si sono trovati su un fiume carsico. Ora dobbiamo capire come recuperare questi due anni di vita persa”.

Se i bimbi hanno avuto accanto mamma e papà (magari in smartworking), i più grandi “si sono trovati da soli. E questo ha peggiorato le cose”. Non stupisce dunque l’impennata di disordini alimentari, autolesionismo, aggressività, violenza. “La quinta ondata di Covid è quella sulla salute mentale”, afferma Mencacci, invitando i genitori a monitorare alcuni segnali d’allarme.

La versione completa di questo articolo è disponibile sul numero di Fortune Italia di marzo 2022. Ci si può abbonare al magazine di Fortune Italia a questo link: potrete scegliere tra la versione cartacea, quella digitale oppure entrambe. Qui invece si possono acquistare i singoli numeri della rivista in versione digitale.

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