Covid in Italia, impennata incidenza e scommessa quarta dose

estate Covid
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Dopo lo stillicidio del bollettino giornaliero (ieri con 107.240 casi e 94 morti) e il monitoraggio di Fondazione Gimbe, arrivano i dati principali del monitoraggio della Cabina di regia Iss a ‘certificare’ la corsa di Covid-19 in Italia. Tutti i valori sono i crescita: s’impenna l’incidenza e sale anche l’indice di contagiosità Rt, mentre (ma non i proporzione, bisogna dirlo) aumentano anche i ricoveri e i decessi. 

Così in piena estate, con i turisti che affollano il Paese e il ritorno dei maxi-eventi, si pensa di correre ai ripari. Come? Rispolverando le mascherine e i vaccini. La campagna d’autunno non comincerà prima di ottobre, ma a questo punto si fa sempre più strada l’idea di offrire l’accesso volontario alla quarta dose a tutti gli over 60. Certo, è una scommessa: perché se la stanchezza da mascherine si fa sentire, quella vaccinale è ormai conclamata. 

“A settembre seguiremo come sempre le indicazioni delle autorità scientifiche, ma sicuramente” contro Covid “ci sarà una campagna di vaccinazione nuova. Stiamo lavorando ad un nuovo piano, una campagna importante e significativa che ci aiuterà e rafforzerà”, ha anticipato il ministro della Salute, Roberto Speranza, a margine dell’Assemblea di Farmindustria a Roma.

Il punto è che le difese contro Covid-19 sono sempre le stesse. Ma la situazione degli italiani no, è il ragionamento di Speranza. “Abbiamo il 90% degli over 12 nel Paese che è vaccinata, abbiamo anticorpi monoclonali e antivirali, c’è una situazione diversa, ma ciò non toglie che dobbiamo tenere alta l’attenzione, monitorare, invitare le persone alla prudenza, e portare le mascherine nei luoghi e situazioni a rischio” ha detto dall’Assemblea di Farmindustria. “Dobbiamo insistere con la campagna di vaccinazione, che è in corso: chi non ha fatto la terza dose può farla, sfioriamo 40 mln di persone che hanno fatto il booster, ma si può crescere. Anziani e fragili facciano il secondo booster. Il mio appello è di non aspettare, poi a settembre ci sarà un campagna più larga, ma chi è particolarmente esposto deve difendersi con il secondo booster e l’utilizzo della mascherina”.

Mascherina e vaccini. Intanto l’incidenza settimanale a livello nazionale è a 1.071 casi ogni 100.000 abitanti (01-07 luglio) contro 763 ogni 100.000 abitanti della settimana precedente (24-30 giugno).

Nel periodo 15-28 giugno 2022, l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 1,40 (range 1,36-1,46), in aumento rispetto alla settimana precedente – quando era 1,30 – e ancora ben oltre la soglia epidemica. Anche l’indice di trasmissibilità basato sui casi con ricovero ospedaliero è in aumento: Rt=1,24 (1,21-1,28) al 28/06 contro Rt=1,22 (1,18-1,26) al 20 giugno.

Una crescita dei contagi che – seppure sottostimata, come sostengono gli esperti – si fa sentire anche sugli ospedali. Il tasso di occupazione in terapia intensiva sale al 3,5% (rilevazione giornaliera ministero della Salute al 7 luglio) rispetto al 2,6% (30 giugno). Anche l’occupazione in aree mediche a livello nazionale sale al 13,3% dal 10,3% di sette giorni prima.

Una curiosità poi dal report Iss sulle caratteristiche dei contagiati: la percentuale dei casi rilevati attraverso l’attività di tracciamento dei contatti è in lieve aumento (10% vs 9% la scorsa settimana), mentre si riduce quella dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (41% vs 44%), e crescono le diagnosi attraverso attività di screening (49% vs 47%).

Intanto la narrazione della pandemia, che come sappiamo ha un andamento a sé, alterna la preoccupazione per l’effetto della mole dei contagi sui servizi e l’economia alla banalizzazione del virus. Così, ancora una volta, a rischiare di più sono i fragili. Può valere la pena, allora, ricorrere per una volta al buonsenso.

“In questo periodo, ricordiamoci di proteggere i nostri anziani: usiamo sempre la mascherina, laviamoci le mani, soprattutto quando siamo vicini a loro, proprio per ridurre il più possibile il contagio. E poi vacciniamoli, i nostri anziani, perché una quarta dose oggi significa un richiamo e quindi un aumento degli anticorpi che riduce la possibilità di contagio”, è l’invito del presidente della Fnomceo, la Federazione nazionale degli Ordini dei Medici, Filippo Anelli.

A preoccupare il presidente dei medici anche il fatto che molti contagi sono ‘invisibili’. “Un po’ tutti gli esperti ritengono che questo numero non sia quello reale, e che quello reale sia almeno il doppio. E quindi a questi grandi numeri di contagiati si associa, naturalmente, una percentuale, bassa ma quantitativamente importante, di persone che sviluppano complicanze: così aumentano i ricoveri e, purtroppo, registriamo un numero alto di morti”.

“La nostra voglia di riprendere la vita normale, di vivere come se Covid non ci fosse, è ora forte e sentita da tutti. Questo ci porta però a una riflessione. Perché questa nostra libertà di oggi purtroppo si correla a un numero elevato di morti: 2000 al mese, che probabilmente aumenteranno ancora nei prossimi giorni”, sottolinea il medico. Da qui, la necessità di proteggere i fragili, con le norme igieniche e i vaccini. E, se il contagio dovesse comunque avvenire, intervenire, quando è il caso, con gli antivirali.

“Gli antivirali sono un presidio molto utile, si possono usare a domicilio, a casa, e sono prescrivibili dal proprio medico di famiglia e reperibili poi in farmacia. Possono essere un vero e proprio presidio terapeutico nei confronti di Covid”, ricorda Anelli in questa terza estate Covid.

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