I malati cronici si cureranno a casa? Incontro sul futuro dell’assistenza

cure a casa
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Una rivoluzione copernicana è alle porte: mettere al centro delle politiche di assistenza e cura l’abitazione, soprattutto quando si tratta di anziani. Gli ultra 65enni in Italia sono già 14 milioni e gli ultra 80enni 4 milioni, per i quali non c’è una strategia, pur rappresentando un vero e proprio problema strutturale per i prossimi decenni. 

Una società come la nostra, che invecchia in maniera costante – più di una persona su cinque oggi ha più di 65 anni e sarà una su tre nel 2050 – non può permettersi di trascurare dal punto di vista medico e sociale gli anziani, o limitarsi a trattarli come dei “vecchi adulti”.

Quello dei malati cronici è una priorità. Ecco perché Forum Risk Management (presieduto da Vasco Giannotti) e Ispor (Istituto per lo studio, la prevenzione e la rete oncologica) hanno deciso di organizzare un convegno, portando al centro del dibattito il tema della malattia cronica e oncologica nelle persone anziane e la relativa gestione.

L’appuntamento è stato fissato per il 14 luglio, dalle ore 9.30 alle ore 16.30, a palazzo Wedeking, Piazza Colonna 366 a Roma.

Istituzioni, mondo scientifico, ospedaliero e del volontariato discuteranno sul futuro delle malattie croniche, confrontandosi su quelle che sono le potenzialità offerte dai nuovi piani di sviluppo previsti dal Pnrr, che prevedono la realizzazione di nuove Case e ospedali di comunità, Centrali Operative Territoriali, potenziamento dell’assistenza domiciliare integrata.
Un’opportunità, quest’ultima, da tenere in considerazione perché potrebbe permettere una migliore gestione del paziente, direttamente a casa, evitando le spese ospedaliere e garantendo alle persone anziane e malate il calore dei propri cari e la “sicurezza” dell’ambiente familiare.

Vasco Giannotti
Vasco Giannotti

Anche la cura delle patologie oncologiche può e deve cogliere queste opportunità, con la predisposizione di nuovi Pdta e l’organizzazione di una rete di servizi nel territorio.

Sul fronte dello sviluppo tecnologico, il potenziamento della telemedicina a supporto dei nuovi percorsi di cura ed assistenziali potrà rendere più semplice la presa in carico del paziente, garantendo la continuità assistenziale fino alla casa primo luogo di cura.

Questo incontro, fanno sapere dal comitato scientifico dell’evento, si propone come obiettivo finale quello di mettere a confronto i programmi di alcune regioni per condividere modelli di organizzazione della filiera dei servizi, affrontando temi come la responsabilità nella prescrizione, nella somministrazione, nonché le professionalità necessarie a questa rivoluzione organizzativa.

Ne va del nostro futuro come Paese, come democrazia, come persone.

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