Covid, tornano a scendere i casi in Italia. Il nodo quarta dose

Covid
Aboca banner articolo

Mentre cambiano le regole sull’isolamento, nell’ultima settimana tornano a scendere contagi Covid in Italia. Il dato è positivo (-15,8%), ma come rileva Fondazione Gimbe nel suo monitoraggio “da metà agosto la curva è in fase di plateau, al di là di modeste oscillazioni”. Insomma, non c’è stato un crollo dei casi nella stagione calda, e il virus ha continuato a circolare nel nostro Paese.

La malattia, però, tra le caratteristiche della sottovariante Omicron 5 e il tasso di vaccinati e guariti, non ha un impatto pesante sugli ospedali. Continuano a scendere, infatti, terapie intensive (-11%), ricoveri ordinari (-14,9%) e decessi (24,4%) per Covid-19. In ogni caso, in vista di una probabile nuova ondata in autunno, il gruppo guidato da Nino Cartabellotta non ha dubbi: per i 15,2 milioni di over 60 e fragili scoperti sarebbe inutile e rischioso aspettare i vaccini aggiornati (ormai in arrivo). “Occorre fare la quarta dose subito”, raccomanda Fondazione Gimbe.

Ma vediamo i dettagli del monitoraggio: nella settimana 24-30 agosto, c’è una diminuzione dei nuovi casi (149.701 vs 177.877) e dei decessi (574 vs 759). In calo anche i casi attualmente positivi (660.241 vs 752.091), le persone in isolamento domiciliare (654.588 vs 745.459), i ricoveri con sintomi (5.427 vs 6.378) e le terapie intensive (226 vs 254). Ecco i numeri:

Decessi: 574 (-24,4%), di cui 87 riferiti a periodi precedenti
Terapia intensiva: -28 (-11%)
Ricoverati con sintomi: -951 (-14,9%)
Isolamento domiciliare: -90.871 (-12,2%)
Nuovi casi: 149.701 (-15,8%)
Casi attualmente positivi: -91.850 (-12,2%)

“Dopo il ‘rimbalzo’ della scorsa settimana – dichiara Nino Cartabellotta – il numero dei nuovi casi Covid settimanali torna ad assestarsi intorno a quota 149 mila, con una media mobile a 7 giorni di oltre 21 mila casi al giorno, documentando che da metà agosto, al di là di modeste oscillazioni, la curva è in fase di plateau”.

In tutte le Regioni si registra un decremento percentuale dei nuovi casi (dal -3,2% della Basilicata al -32% della Sardegna). Rispetto alla settimana precedente, in 98 Province si rileva una diminuzione dei nuovi casi (dal -1,3% di Parma al -43% di Gorizia), nelle restanti 9 Province si rileva un incremento (dal +0,3% di Torino al +23,6% di Lecco).

“Sul fronte degli ospedali – interviene Marco Mosti, direttore operativo della Fondazione Gimbe – prosegue il calo dei ricoveri sia in area medica (-14,9%) che in terapia intensiva (-11%)”.  Al 30 agosto il tasso nazionale di occupazione da parte di pazienti Covid è dell’8,5% in area medica (dal 4,2% del Piemonte al 22,7% dell’Umbria) e del 2,5% in area critica (dallo 0% di Molise, Provincia Autonoma di Trento e Valle D’Aosta al 5% dell’Abruzzo) (figura 8). “In calo anche gli ingressi in terapia intensiva – puntualizza Mosti – con una media mobile a 7 giorni di 18 ingressi/die rispetto ai 23 della settimana precedente”.

“In questa fase di relativa stabilità dei nuovi contagi – analizza il presidente Cartabellotta – la discesa della quinta ondata si è ormai arrestata e la circolazione virale rimane elevata: al 30 agosto oltre 660 mila positivi (numero ampiamente sottostimato), un tasso di positività dei tamponi antigenici al 16% e una media di oltre 21 mila nuovi casi al giorno. Numeri destinati ad aumentare con la ripresa delle attività lavorative, la riapertura delle scuole, la maggiore frequentazione dei luoghi chiusi, la decadenza dell’obbligo di mascherina sui mezzi pubblici dal 30 settembre”. Anche la riduzione del periodo di isolamento da 7 a 5 giorni previo test negativo e da 21 a 15 giorni per i positivi potrebbe influire.

“D’altro canto, nonostante i ripetuti allarmi, Centaurus sta circolando da tre mesi senza prendere il sopravvento su Omicron 5 e l’European Centre for Disease Control and Prevention la classifica come variante di interesse e non di preoccupazione: è in grado di eludere la risposta immunitaria, ma non ci sono evidenze di una sua maggiore trasmissibilità o gravità clinica. Sul versante popolazione suscettibile, invece, aumentano le persone a rischio di malattia grave: al 31 agosto si contano ben 15,2 milioni senza quarta dose, oltre a 892 mila non vaccinati, 1,88 milioni senza terza dose”.

Insomma, per Cartabellotta “con la stagione autunnale in arrivo è necessario accelerare al massimo la vaccinazione di over 60 e fragili, senza attendere i vaccini “aggiornati” per i quali – tra l’altro – non esistono ancora prove di efficacia nel prevenire la malattia grave, sulla quale il ‘vecchio vaccino’ rimane un’arma eccellente”.

ABBIAMO UN'OFFERTA PER TE

€2 per 1 mese di Fortune

Oltre 100 articoli in anteprima di business ed economia ogni mese

Approfittane ora per ottenere in esclusiva:

Fortune è un marchio Fortune Media IP Limited usato sotto licenza.